Un memorandum operativo per lo svolgimento di pattuglie congiunte tra i Carabinieri e la Gendarmeria francese. A firmarlo oggi, mercoledì 13 settembre, a Punta Helbronner, dove fino alla fine degli anni ’90 sorgeva il punto di controllo di frontiera del Monte Bianco, sono stati il comandante del Gruppo Aosta dell’Arma, il colonnello Giovanni Cuccurullo, e il Comandante in seconda del Gruppo dipartimentale dell’Alta Savoia dei gendarmi, il tenente colonnello David Drouaud.
A suggellare la firma, i generali di Brigata Antonio Di Stasio, comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, e Thierrry Renard, vice comandante della Regione della Gendarmerie di Auvergne-Rhône-Alpes. I comuni coinvolti in questa nuova modalità di svolgimento dei servizi di pattuglia saranno Chamonix-Mont Blanc e Courmayeur, ma per esigenze particolari potranno essere svolti anche in tutta la Valle d’Aosta e nell’Alta Savoia.
“Il sistema di controllo del territorio congiunto – dicono dal Comando Gruppo dell’Arma – darà un valore aggiunto al sistema di prevenzione, fornendo dei servizi più performanti e efficaci e alla lotta della criminalità transfrontaliera, aumentando la capacità di rassicurazione sociale che è nell’essere carabinieri e gendarmi”.
Il posto di controllo frontiera di punta Helbronner aveva iniziato le sue attività nel 1945, con la realizzazione della funivia del Monte Bianco, ed è stato chiuso il 31 dicembre 1990, poco dopo l’apertura del collegamento funiviario con l’Aiguille du Midi. I Carabinieri comandati a quel servizio disponevano solo di sci e, oltre al controllo dei passaporti, coadiuvavano i piccoli interventi di soccorso sul ghiacciaio, anche lungo il confine con la Francia.
Il servizio veniva svolto in turni per tutte le ventiquattr’ore, anche se negli ultimi anni l’orario seguiva l’apertura dell’allora funivia del Monte Bianco. Tra i compiti dei militari vi erano anche la rilevazione della temperatura e delle condizioni meteo, che venivano comunicate, ogni mattina, alla centrale operativa del Comando Gruppo di Aosta. I contatti venivano tenuti con radio portatili, perché il posto non disponeva di telefono.
Le condizioni di vita di chi prestava il servizio (svolto tra un monolocale e due posti offerti da un letto a castello, con un angolo cottura) non erano agevoli. Per preparare i pasti occorreva tenere conto che l’acqua andava in ebollizione dopo circa due ore e non veniva riconosciuta alcuna indennità integrativa di alta montagna. Non esisteva un reparto equivalente delle forze dell’ordine francesi. L’ufficio più vicino si trovava a Chamonix, a 18 km di distanza, percorrendo il Dente del Gigante e la “Mer de Glace”. Una pagina definitivamente voltata. Le pattuglie congiunte sono ora destinata a scriverne una nuova.