La contestazione fiscale dell’Agenzia delle Entrate al Forte di Bard, conseguente agli accertamenti relativi agli anni 2015 e 2016, è stata annullata dalla Commissione tributaria provinciale di Aosta, con una sentenza dello scorso 8 gennaio. A comunicarlo è la stessa associazione che gestisce la fortezza, sottolineando come la notizia sia stata “accolta con soddisfazione” dalla Presidente, Ornella Badéry.
“I giudici tributari – si legge nella nota – hanno riconosciuto che l’Associazione Forte di Bard è un ente non commerciale, simbolo della Valle d’Aosta, che svolge la propria attività con modalità non commerciali, nell’interesse pubblico e della collettività che l’Associazione stessa persegue”.
Così come aveva concluso il tribunale del Riesame di Aosta nello scorso settembre (conducendo all’archiviazione della contestazione penale, che inizialmente aveva fatto anche scattare un sequestro dei conti dell’associazione), i magistrati tributari “hanno altresì riconosciuto che i contributi erogati dalla Regione non costituiscono compensi e non sono quindi da assoggettare ad Iva”. L’associazione, sin dall’inizio della lunga vicenda tributaria, era assistita dall’avvocato Caterina Corrado Oliva.