Il fenomeno dei furti in abitazione, tra episodi tentati e consumati, è in aumento, nel 2025, rispetto all’anno scorso. I vertici delle forze dell’ordine, intervenuti oggi, martedì 9 dicembre, alla seduta del Comiato Ordine e Sicurezza Pubblica, presieduto dal presidente Renzo Testolin nelle sue attribuzioni prefettizie, non si sono nascoste: l’incremento, rispetto al 2024, è del 20% circa.
A cambiare – diventa un dettaglio significativo in una partita che si gioca soprattutto sulla percezione della sicurezza da parte del cittadino – è la distribuzione delle incursioni dei ladri. Quest’anno risultano maggiormente raggruppate geograficamente (vedi più episodi nello stesso comune, nella medesima sera o in un fine settimana) e, dal punto di vista del riverbero sociale, “rimbombano” nella cittadinanza creando maggior allarme.
Anche perché – e pure questo le forze dell’ordine lo hanno rappresentato al presidente Testolin – il fenomeno è comunque più che dimezzato rispetto all’entità che presentava una decina di anni fa. Non un dato sollevato quale giustificazione, anzi, ma un punto dal quale partire, per fornire una risposta che può giungere dalla sinergia tra le istituzioni. Alla riunione erano infatti presenti anche i Sindaci della “plaine” di Aosta e della bassa Valle, luoghi tra i più presi di mira dai ladri negli ultimi mesi.

“La preoccupazione dei cittadini è legittima, – commenta il questore Gian Maria Sertorio, dopo la riunione – ci stiamo dando da fare con un grosso sforzo. Diciamo che è emerso un buon coinvolgimento, un buon rapporto, soprattutto con gli enti locali, con i Sindaci, attraverso cui dovremo fare rete, soprattutto da un punto di vista informativo e riuscire a ottenere il miglior risultato possibile”.
Dal Cosp di oggi – ribadisce anche il comandante del Gruppo carabinieri Aosta, il colonnello Livio Propato – “è uscito un discorso produttivo, dove sicuramente sarà implementata la circolarità delle informazioni e la rapidità delle stesse, per fare gli interventi del caso”. L’incremento dei carabinieri sul territorio “è una cosa che già facciamo e che faremo anche di concerto con la polizia di Stato, in tutta la regione”.
Affermazioni che trovano sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Cpel, Alex Micheletto (interessato alla questione anche come primo cittadino di Hône): “L’ho già detto, le istituzioni ci sono e sono a servizio del cittadino. E’ importante che i cittadini facciano la loro parte. Ci stiamo organizzando per essere ancora più puntuali, in questo senso”.

Significa “fornire alla cittadinanza tutte le informazioni utili, soprattutto per addivenire a delle segnalazioni qualificate per quello che si rileva sul nostro territorio”. Insomma, contribuire a creare una cittadinanza consapevole di ciò che serve alle forze dell’ordine per consolidare un patrimonio d’informazioni utile a mettere a segno dei risultati investigativi.
Andare oltre, le forze dell’ordine lo ribadiscono pensando a ciò che è accaduto ad Arnad (e su cui continuano le indagini, sia in ordine ai furti, sia per identificare coloro che possono aver ferito il 40enne bloccato dalla folla e finito in ospedale dopo l’intervento dei carabinieri), può rivelarsi molto pericoloso. “Possono esserci comunque – conclude il questore Sertorio – delle derive giustizialiste, ovvero delle situazioni che sfuggono al controllo e la responsabilità penale è individuale”. Insomma, questione di perimetri, da conoscere bene per non esondare.

