Geenna, sequestrati a Tonino Raso beni per oltre un milione di euro

L'operazione è stata condotta dalla Dia di Torino. Al ristoratore, accusato di essere affiliato al “locale” di ‘ndrangheta di Aosta, sono stati sequestrate quote di partecipazione in 3 società, 2 immobili, 3 autovetture e diversi rapporti finanziari, stimati in oltre 1 milione di euro.
Uomini della Dia (foto d'archivio).
Cronaca

La Dia di Torino ha sequestrato, con provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale del Capoluogo piemontese, su proposta del Direttore della DIA, Generale Giuseppe Governale, i beni di Antonio Raso, 61enne, ritenuto dagli inquirenti affiliato al “locale” di ‘ndrangheta di Aosta e legato alle ‘ndrine Nirta, Mammoliti, Di Donato e Raso.

Raso, attualmente detenuto e in attesa di giudizio, è stato arrestato dai Carabinieri, nel gennaio di quest’anno, nell’ambito della operazioneGeenna”, per associazione mafiosa e per scambio elettorale politico-mafioso, afferente alle consultazioni del 2015.

“Infatti – scrive la Dia in una nota –, pienamente coinvolto nelle dinamiche dell’associazione criminale, aveva promesso voti ad alcuni politici locali, poi eletti, in cambio di informazioni riservate, con l’intento di influenzare gli organi amministrativi di due Comuni della Valle d’Aosta ed agevolare così il sodalizio mafioso”.

Il decreto ha interessato quote di partecipazione in 3 società, fra cui il “Ristorante La Rotonda”, 2 immobili, 3 autovetture e diversi rapporti finanziari, stimati in oltre 1 milione di euro.

Antonio Raso La Rotonda
Antonio Raso La Rotonda

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