Abitava a Gignod e conosceva, quindi, bene la zona uno dei tre albanesi fermati ieri sera dai Carabinieri. I tre – tra i 18 e 25 anni K.F., L. J. e K.O. – denunciati a piede libero, sono ritenuti responsabili dai militari di tutta una serie di furti in abitazione avvenuti nelle ultime settimane (solo nel weekend 8 tra tentati e consumati).
Ad allertare i militari nella tarda serata di ieri sono stati i cittadini. La Centrale ha inviato sul posto subito diverse pattuglie. I primi ad arrivare sul posto sono stati i carabinieri del radiomobile seguiti da quelli dell’aliquota operativa della compagnia e dal nucleo investigativo del reparto operativo. Il radiomobile ha incrociato una Golf con a bordo tre uomini sospetti e quindi si è lanciato all’inseguimento dell’auto. Appena i tre albanesi si sono accorti di avere alle calcagna i militari hanno fermato l’auto e si sono dati alla fuga per i campi. Ma i carabinieri sono riusciti a fermarli. Nel cofano dell’auto sono stati trovati guanti, torcette e arnesi da scasso. Inoltre nella tasca di uno sono state trovate banconote per quasi mille euro.
Uno dei tre albanesi abita a Gignod mentre gli altri due sono arrivati in Italia da un paio di mesi ed erano ospiti da vicini e parenti, sempre albanesi, che abitavano lì vicino. Nelle perquisizioni delle abitazioni sono stati trovati altri arnesi da scasso e piedi di porco.
Secondo gli inquirenti i tre sono i responsabili di diversi dei numerosi raid compiutiti nelle case della zona. "Infatti gli abitanti del posto – spiegano i militari in una nota – dicevano che i ladri conoscevano molto bene sentieri e boschi della zona sconosciuti ai più e che quindi tra i ladri doveva esserci qualcuno residente in zona. "