Terribile tragedia ieri, sabato 21 agosto, nel versante italiano del Monte Bianco, sull’Aiguille Noire di Peuterey, dove Chloé Graftiaux, una delle migliori alpiniste della nuova generazione, è precipitata sulla via di discesa colpita da un sasso. La campionessa mondiale di arrampicata sportiva, di nazionalità belga, è morta ieri a soli 23 anni. La ragazza è stata trascinata via da un blocco di roccia mentre scendeva dalla cima del versante sud dell’Aiguille noire de Peuterey. Lei e il suo fidanzato avevano appena iniziato la discesa quando in un passaggio, per riportarsio verso la cresta est, sulla via normale, una lama di roccia si è staccata, cadendo addosso alla giovane alpinista, che è così precipitata per 400 metri
Il corpo è stato recuperato, al termine di un complesso intervento, dal Soccorso alpino valdostano e dai militari della guardia di finanza di Entrèves. Illeso il fidanzato – i due procedevano presumibilmente slegati – che è stato riaccompagnato a valle. La salma della ragazza è stata composta nel cimitero di Courmayeur in attesa del rimpatrio.
Il primo agosto scorso era arrivata terza alla coppa del mondo di arrampicata che si era svolta a Monaco. Era una ragazza preparata, che dall’età di undici anni scalava. Qualche anno fa aveva lasciato Namur, in Belgio, per andare a vivere a Grenoble, in Francia. Era sicuramente destinata a una grande carriera.