Giro di prostituzione in un night di Breuil Cervinia: cinque persone coinvolte

Scoperto un giro di sfruttamento della prostituzione in un locale di via Carrel, nel cuore della località turistica. Cinque le persone coinvolte, una già in carcere. Nella perquisizione, trovati contanti, cocaina e una pistola con silenziatore.
De Vita e Enzo Molinari
Cronaca
Il "Lap Dance", nel pieno centro di Breuil Cervinia, doveva apparire come un normale club privato, forse dal nome leggermente pleonastico, dove selezionati clienti tesserati potevano assistere a qualche esibizione o balletto "sexy". Così evidentemente non era e il variegato via vai di persone di fronte al locale, soprattutto turisti stranieri, ha insospettito l’arma dei Carabinieri. Ne è emerso un giro di sfruttamento della prostituzione, nel quale sono coinvolte cinque persone. Quattro di questi sono residenti in Valle d’Aosta e sono stati accusati di reclutamento, agevolazione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, per il quinto (C.F.) di cui non sono state rese note le generalità, si ipotizza solo lo sfruttamento.
 
L’indagine "Bocca di Rosa", "un tributo a De André" secondo il tenente colonnello Guida Di Vita, ha preso il via nello scorso gennaio e, avvalendosi di interrogatori, pedinamenti e intercettazioni ambientali, si è conclusa questa mattina presto. Nella giornata di ieri è stata disposta la custodia cautelare in carcere per Remo Lyabel, 49 anni di Cervinia, considerato la mente organizzativa del gruppo. Le ragione dell’arresto diventano chiare, se si considera che è avvenuto all’aeroporto Sandro Pertini di Torino: "Lyabel – spiega Di Vita – stava per imbarcarsi in un volo per Bogotà (Colombia, ndr) con sei mila euro in contanti nella valigia".
 
Ai domiciliari, invece, sono finiti Domenico Pola, 56 anni di Cervinia e presidente del circolo, e Marco Pellissier, tassista di Cervinia di 64 anni, che faceva da autista e "si occupava – secondo la ricostruzione dei carabinieri – dei problemi logistici, legati alla necessità di ospitare le ragazze in tre – quattro appartamenti del paese". Ultimo Mario Spigola, buttafuori del locale di 31 anni, per il quale è stato predisposto l’obbligo di residenza a Saint-Vincent. "Spigola – secondo Di Vita – si occupava di controllare il tempo impiegato dai clienti per i rapporti sessuali, i quali avvenivano quasi tutti all’interno dei privée del locale, per deciderne così la tariffa".
 
Durante la perquisizione, avvenuta ieri sera, sono stati ritrovati 94 mila euro in contanti, in una cassaforte negli spogliatoi, ma il fatturato dell’organizzazione sarebbe di più: "molti clienti stranieri – spiega Di Vita – pagavano con la carta di credito, un turista danese è arrivato a spendere sei mila euro in una notte". A sorprendere gli agenti dell’Arma è stato il ritrovamento di un revolver calibro 38, dotata di un silenziatore artigianale: "solo per questo – afferma Di Vita – l’arma è da considerare clandestina: la trasferiremo al Ris per controllare se sia mai stata usata in qualche delitto". Tra gli oggetti requisiti, si annoverano anche una "modica" quantità di cocaina e alcuni cappotti contraffatti.
 
Sono state dodici, invece, le prostitute identificate dagli agenti: "tenete presente – specifica Di Vita – che cambiavano ogni due settimane". Le ragazze provenivano dai più disparati paesi: soprattutto Europa dell’Est e America Latina, ma anche Nigeria e Gran Bretagna.

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