Primo giorno di lavoro oggi, mercoledì 18 novembre, alla Procura di Aosta, per il sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi. 32 anni, originario di Napoli, il nuovo pubblico ministero prende il posto, lasciato libero nello scorso luglio, della collega Eugenia Menichetti, trasferita a Genova. L’ufficio diretto dal Procuratore capo Paolo Fortuna torna così ad organico quasi completo, potendo contare sulla presenza di tre dei quattro sostituti previsti (resta scoperto il posto del pm Carlo Introvigne, che da due mesi si trova applicato alla Procura di Ivrea e in dicembre sarà assegnato a Vercelli).
Per D’Ambrosi, Aosta – sede che ha scelto, anche seguendo la passione per la montagna – rappresenta la prima assegnazione. Ha superato due anni fa, dopo gli studi in giurisprudenza nel capoluogo campano, il concorso in magistratura ed ha quindi intrapreso l’uditorato. Nell’ultima fase, dal marzo di quest’anno e per sei mesi, è stato applicato per il tirocinio alla Procura di Napoli, dove si è occupato di fasce deboli, cioè dei reati come maltrattamenti, violenze domestiche e simili. Si tratta dello stesso dipartimento d’indagine (“Persona, comunità familiare e Codice Rosso”) attribuitogli, da stamane, in via Ollietti.
Delitti rispetto ai quali, osserva, “il lockdown, che tiene in casa, può segnare l’aumento dell’attività criminale”. La riorganizzazione della Procura della Repubblica conseguente all’arrivo del nuovo magistrato si completa con l’assegnazione al pm Francesco Pizzato dei fascicoli in fatto di ambiente e territorio (oltre a quelli su alimenti e lavoro, già affidatigli), mentre il pm Luca Ceccanti resta titolare delle indagini riguardanti i reati contro la pubblica amministrazione e in materia economica.
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Molto molto bello il crocifisso alle sue spalle. Buon lavoro!