Gli ambientalisti vincono la battaglia per il Vallone di Comboé

Il Tribunale amministrativo regionale della Valle d'Aosta, infatti, ha accolto il ricorso presentato da Legambiente contro la delibera regionale n.611 del 9 marzo 2007 che dava il via ai lavori per la costruzione della strada del vallone del Comboé.
Vallone di Comboé
Cronaca
Sono uscite le motivazioni dei giudici del tribunale amministrativo, in cui danno ragione agli Amici del Vallone di Comboé, che rappresentano la rete di associazioni e cittadini che in questi mesi si sono mobilitati in difesa di Comboé opponendosi al progetto di costruzione di una strada che passi per il vallone. La battaglia tra Legambiente e il comune di Charvensod, per il vallone del Comboé è stata vinta dagli ambientalisti.

Il Tribunale amministrativo regionale della Valle d'Aosta, infatti, ha accolto il ricorso presentato da Legambiente contro la delibera regionale n.611 del 9 marzo 2007 che dava il via ai lavori per la costruzione della strada del vallone del Comboé. Nei giorni scorsi sono uscite le motivazioni della sentenza.

Secondo i giudici ''Per quanto riguarda la valutazione sull'impatto del paesaggio, non si è tenuto nel dovuto conto degli effetti sicuramente più rilevanti causati dalla strada rispetto alla monorotaia. Tutte le riscontrate incongruenze e imprecisioni manifestano una istruttoria non adeguata e, in definitiva, conducono all'accoglimento delle censure dedotte attraverso le valutazioni effettuate dagli organi regionali al fine di individuare quale sia l'opzione migliore alla luce dei diversi criteri tecnici ed economici, sia pure nell'ambito della discrezionalità amministrativa''.

''Devono essere annulati gli atti con esso impugnati – scrivono i togati – quanto ai motivi, sono senz'altro fondati quelli con cui si deduce l'illegittimità delle determinazioni del comune di Charvensod''.

 
 
 
“Un risultato importantissimo per la protezione dell’ambiente nella nostra Regione e uno stop alla smania di costruire strade ovunque, anche dove sono possibili opzioni alternative.” Così commenta in una nota Maria Pia Simonetti, Presidente del Circolo Legambiente Valle d’Aosta, commentando la notizia.
 
"Questa vertenza è la più lunga e forse anche la più impegnativa sostenuta da Legambiente Valle d’Aosta – si legge in una nota – Dal 2004, insieme al Comitato Amici del Vallone di Comboé, al Gruppo Locale del WWF e a molti cittadini che hanno aderito alle diverse iniziative messe in campo per sensibilizzare l’opinione pubblica, Legambiente si è opposta al progetto del Comune di Charvensod e della Regione, fino a presentare ricorso al TAR nel 2006".
Le proposte alternative non mancano – sottolinea ancora Simonetti – Non vogliamo che chi lavora in alpeggio soffra svantaggi tali da andare incontro allo scoraggiamento. Chiediamo alla Regione ed al Comune di Charvensod di procedere celermente alla costruzione della monorotaia in sinistra orografica, come proposto dai nostri tecnici, per il superamento del gradino glaciale tra Ponteille e Comboé. All'interno del vallone, poi, come da noi sempre affermato, può essere tracciata una pista di servizio per gli alpeggi: a differenza della via d'accesso al vallone stesso, si tratterebbe in questo caso di una pista a basso impatto ambientale”.
La sentenza del TAR, oltre ad accogliere il ricorso di Legambiente, condanna la Regione ed il Comune di Charvensod al pagamento delle spese processuali ed individua nella parte delle motivazioni, numerose violazioni di forma e di contenuto a carico delle due Amministrazioni.
Siamo dunque molto soddisfatti – conclude Simonetti – Voglio ringraziare, a nome di tutto il Circolo Legambiente Valle d’Aosta, il Comitato Amici di Comboé, il WWF, i nostri tecnici, l’avvocato Palmas che ha curato il ricorso e le centinaia di persone che, con il loro sostegno, hanno reso possibile questo importante risultato”.
 
 
 

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