I “j’accuse” dell’Osapp all’Amministrazione penitenziaria di Brissogne

In una nota l'Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria definisce tra i peggiori il ciclo amministrativo appena concluso e punta il dito su alcune scelte portate avanti e sulla mancata soluzione di problemi urgenti e gravi dell'istituto.
Il carcere di Brissogne
Cronaca
L’'Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria accusa l’Amministrazione penitenziaria e punta il dito sulle scelte portate avanti dall’attuale direzione. In una nota firmata dal segretario generale Leo Benedici l’Osapp evidenzia "Si è di recente concluso nella casa circondariale di Aosta uno dei “cicli” peggiori dell'Amministrazione penitenziaria in cui, in maniera pressoché sincrona, hanno confluito le peggiori scelte del Dipartimento per il tramite della direzione generale del personale e della formazione e del provveditorato regionale del Piemonte".

E in merito al bilancio "di un'attività che definire deleteria è meramente eufemistico" la nota dell’Osapp punta il dito su alcune scelte quali "la disposizione al Block House della struttura di non 'segnare' le entrate e le uscite dello stesso direttore anche quando gli spostamenti avevano luogo mediante automezzo a noleggio; il mantenimento delle situazioni atipiche ai limiti dell’abuso riguardanti la cadenza dei servizi, la concessione di settimane compattate, la costante fruizione dei riposi per responsabili di servizi che si svolgevano in tali giornate; la negazione di qualsiasi forma di confronto con le organizzazioni sindacali negli ultimi cinque mesi; la mancata soluzione di problemi urgenti e gravi dell'istituto, quali quelli attinenti il settore sanitario; il generale inasprimento dei rapporti e delle condizioni di disagio esistenti in tale sede".

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