Idrocarburi in Dora, la Procura iscrive un indagato

Aperto un fascicolo per inquinamento ambientale. Il pm Ceccanti ha chiesto la convalida del sequestro del serbatoio da cui è fuoriuscito il combustibile.
Barriere galleggianti di assorbimento a Brissogne - Foto Arpa
Cronaca

La Procura di Aosta indaga sul versamento di idrocarburi nella Dora Baltea e nella rete fognaria, verificatosi giovedì scorso, 1° novembre, dal serbatoio di una stazione di pompaggio in disuso del deposito Eni a Pollein.

Il fascicolo è stato aperto per inquinamento ambientale e, al momento, vi è iscritto un indagato. Il pm LucaCeccanti, titolare dell’inchiesta, ha anche chiesto la convalida del sequestro, operato dal Corpo forestale della Valle d’Aosta, del serbatoio della stazione da cui è avvenuta la fuoriuscita, per effetto della rottura di un tubo. Il Gip del Tribunale dovrebbe pronunciarsi in merito nei primi giorni della prossima settimana.

Gli idrocarburi, avvertiti inizialmente dai militari del vicino eliporto (allarmati dall’odore di gas), erano finiti nel fiume e nella canalizzazione fognaria, raggiungendo anche il depuratore di Brissogne. L’eventuale contaminazione della falda è ancora da accertare. L’Arpa ha, intanto, ricevuto oggi l’esito delle campionature effettuate nel giorno del versamento.

Si tratta, a quanto reso noto, di oli combustibili, tra i quali si annoverano gasolio, cherosene e nafta, utilizzabili per l’alimentazione sia di motori, sia di riscaldamenti. Quanto al quantitativo fuoriuscito, sulla base dei primi riscontri, il Corpo forestale aveva parlato di “qualche centinaio di metri cubi”, non escludendo che potessero essere “diluiti dall’acqua piovana”.

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