Il Soccorso Alpino Valdostano è intervenuto nel pomeriggio di oggi, domenica 23 marzo, nella zona della Porta Nera – nel massiccio del Monte Rosa -, a quota 3.700 metri, dopo una richiesta di soccorso arrivata da uno scialpinista che riferiva di aver perso il contatto con il proprio compagno.
Difficile, anche a causa della telefonata interrotta, capire se l’evento fosse sul versante italiano o su quello svizzero. Impossibile anche il decollo di SA1 a causa delle condizioni meteo avverse sul lato italiano. Nel frattempo, il soccorso svizzero effettuava un sorvolo sul lato elvetico, con esito negativo.
I vigili del fuoco sono però riusciti a ripristinare il contatto telefonico con gli scialpinisti, che riferivano di essere tutti insieme, illesi ma molto preoccupati e in difficoltà. Il consiglio dei soccorsi è quello di non muoversi e restare in sicurezza.
Da quel momento due squadre partivano via terra verso la traccia per la Porta Nera, sotto il colle del Breithorn, una composta da due operatori del Sav e due Sagf l’una e da un operatore Sav e una guida svizzera l’altra. Una delle due ha raggiunto i due ragazzi, trovati in buone condizioni fisiche.
Sempre nel pomeriggio di oggi, il Soccorso Alpino Valdostano è intervenuto nuovamente – alle 14.30 circa – per una valanga sotto col Flassin, a quota 2.390 metri. Una persona, di nazionalità francese, è rimasta coinvolta dal crollo. Già estratta dai compagni è stato trasportato in Pronto soccorso per la diagnostica. Le sue condizioni non sono gravi.
Una risposta
Sono almeno 10 giorni che gente muore in montagna per valanghe e cedimenti nevosi e questi emeriti XXXX hanno ancora la sfrontatezza di andare laddove le condizioni non lo permettono?