Ha dichiarato ai finanzieri e ai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli, che lo avevano fermato alla frontiera, di trasportare 20mila franchi svizzeri. Però, dai controlli successivi, tra automezzo e bagaglio, sono stati rinvenuti 90mila euro. Protagonista dell’episodio, al Traforo del Gran San Bernardo, un cittadino di nazionalità svizzera diretto in Kosovo.
La norma, per i trasferimenti da e per l’Italia di denaro contante e strumenti negoziabili al portatore (assegni o titoli) di importo pari e superiore a 10mila euro, prevede che il viaggiatore presenti una dichiarazione doganale, al momento dell’entrata o uscita dal territorio nazionale agli uffici doganali.
La violazione accertata dalla Guardia di finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non è peraltro infrequente. Nel primo semestre dell’anno in corso, al tunnel del Gran San Bernardo, sono stati scoperti 25 traffici valutari, con movimenti transfrontalieri per oltre 400mila euro.
Per questo, l’Agenzia ha ideato una campagna di comunicazione estiva che accompagni i viaggiatori per l’estate, nell’intento di aiutarli ad evitare errori, sanzioni o problemi ai controlli doganali. Il concept è #SoCosaPorto, pensato per rendere fruibili alcuni dei temi della Carta Doganale del Viaggiatore e informazioni aggiornate sul nuovo decreto legislativo relativo al trasferimento di valuta.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di finanza collaborano quotidianamente negli spazi doganali di confine. “I risultati raggiunti – si legge in una nota dei due enti – confermano la sinergia fra le due istituzioni, consolidata dal rinnovo del Protocollo d’intesa volto a garantire una sistematica collaborazione fra l’Agenzia e il Corpo e a rendere ancora più incisive ed efficienti le attività operative condotte nelle materie di comune interesse”.