Inchiesta bestiame: nove indagati tornano in libertà. Rimangono in carcere Cabraz e Duclos

Revocata la misura degli arresti domiciliari per 9 degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul bestiame contaminato e sulle fontine adulterate. il Riesame non ha ancora sciolto la riserva su l'allevatore Angelo Cabraze su Eliseo Duclos.
La conferenza stampa in tribunale
Cronaca
Il gip di Aosta, Maurizio D’Abrusco, ha revocato la misura degli arresti domiciliari per 9 degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul bestiame contaminato e sulle fontine adulterate.
Sono tornati in libertà Antonio Albisetti, di 43 anni, di Montjovet; Fabrizio Bisson (31), titolare di un'azienda agricola di Gressan; Marisa Cheillon (46), allevatore di Gignod; Angelo Letey (50), allevatore di Valpelline; Elio Louisetti (51), allevatore di Bionaz; Davide Mila (49), veterinario di Morgex; Claudio Trocello (54), veterinario di Aosta; Gabriele Vierin (61), titolare di un'azienda agricola e allevatore di Gressan; Massimo Volget (38), veterinario di Brissogne. Restano invece ai "domiciliari" Rosella Badino (50), di Pralormo (Torino), titolare di un laboratorio analisi di Carmagnola, e Emilio Cabraz (67), allevatore di Jovençan, che ha fatto ricorso al Tribunale del Riesame. La discussione si è tenuta questa mattina.
Intanto, il Riesame non ha ancora sciolto la riserva su l'allevatore Angelo Cabraz, di 37 anni, di Jovençan, e su Eliseo Duclos, di 53 anni, titolare di un caseificio di Gignod. I due per il momento rimangono in carcere. Per tutti le accuse vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla truffa alla Regione alla frode in commercio, dal maltrattamento e uccisione di animali all'abusivo esercizio di professione medica.

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