Dopo i nomi dei 34 indagati, ecco i primi dettagli delle spese sulle quali si è concentrata la lunga indagine condotta dalla Procura di Aosta in collaborazione con l’aliquota della Guardia di Finanza, in merito all’utilizzo fondi dei gruppi consiliari tra il 2009 e il 2012. Nell’occhio del ciclone oggi c’è Massimo Lattanzi, ex capogruppo regionale del Pdl della Valle d’Aosta e attuale coordinatore di Forza Italia, accusato di peculato e di finanziamento illecito ai partiti. Da quanto emerge dal dossier della Procura di Aosta e anticipato dal sito aostacronaca.it, tra le voci voci in uscita nel conto corrente bancario gestito dal capogruppo del Pdl, nel quale la Regione ha versato complessivamente 320 mila euro di contributi per l’attività istituzionale, figurano diverse spese "sospette". Tra queste una festa con buffet per la presentazione del settore agonistico della propria squadra di calcio, lo Charvensod, costata 3mila euro, una trasferta (viaggio, vitto e alloggio) a Romain occasione di una manifestazione del Pdl, un assegno a un amico ristoratore in difficoltà per il fittizio pagamento di servizi mai resi. E ancora, il pagamento di 2.000 euro della parcella di un noto avvocato aostano per una prestazione a favore di familiari e un assegno intestato a un altro consigliere regionale che lo ha girato per la "restituzione di un prestito" personale. Infine, tra le uscite del bilancio del gruppo consiliare del Pdl, ci sarebbe anche una serie di "gesti di solidarietà": 1.000 euro a un comitato di quartiere, 1.100 euro a sostegno di un’associazione sportiva dilettantistica e 1.500 euro a sostegno dell’attività di un comitato referendario.