La morte di Fiorenzo Sarchi, 60 anni, detenuto nel carcere di Brissogne, avvenuta il 27 dicembre scorso per un arresto cardiaco, è stata al centro di una interrogazione a risposta scritta parlamentare presentata dalla deputata radicale Rita Bernardini (Gruppo Pd). L’interrogazione rivolta al Ministro della Giustizia e al Ministro della Salute.
Fiorenzo Sarchi, recluso nella Casa circondariale di Brissogne è morto domenica 27 e stava scontando una pena definitiva. L’uomo è stato rinvenuto in cella dal medico di guardia e caricato su un’ambulanza diretta verso l’ospedale di Aosta dove è giunto senza vita. In carcere è stato confermato che “si è trattato di una morte per cause naturali, non in cella”.
Fiorenzo Sarchi, recluso nella Casa circondariale di Brissogne è morto domenica 27 e stava scontando una pena definitiva. L’uomo è stato rinvenuto in cella dal medico di guardia e caricato su un’ambulanza diretta verso l’ospedale di Aosta dove è giunto senza vita. In carcere è stato confermato che “si è trattato di una morte per cause naturali, non in cella”.
La parlamentare radicale ha evidenziato che Sarchi era affetto da AIDS conclamato e da gravissime deficienze immunitarie, “ciononostante, pur essendo le sue condizioni di salute incompatibili con il regime carcerario, continuava a rimanere in cella”. Per questo motivo è stata chiesto ai rispettivi Ministeri se “intendano avviare, negli ambiti di rispettiva competenza, una indagine amministrativa interna al fine di appurare se nei confronti del detenuto morto nella casa circondariale di Brissogne sia stata garantita quella adeguata e tempestiva assistenza sanitaria che le sue precarie condizioni di salute richiedevano”. Inoltre è stato chiesto se il detenuto aveva chiesto al Tribunale di Sorveglianza di Torino il differimento della pena per motivi di salute e, se del caso, per quali motivi non gli era stato concesso. Infine, la parlamentare ha chiesto quando il carcere sarà dotato di un direttore definitivo.