“La notte continuo a svegliarmi sentendo l’odore del carcere, le sbarre che si chiudono”. Il 24 gennaio scorso la Corte di Cassazione, dichiarando l’inammissibilità del ricorso della Procura generale di Torino, ha reso definitiva la sentenza di assoluzione di Marco Sorbara. Dopo quattro anni, con 909 giorni di detenzione, prima in carcere e poi ai domiciliari, l’ex consigliere regionale esce dal processo Geenna e oggi ci racconta la sua esperienza.
Cronaca
- Torino
- 21 Novembre 2024
- di Christian Diémoz
2 risposte
Mi dispiace tantissimo per quello che è successo a Marco Sorbara. Non gli si potrà mai dare indietro la sua spensieratezza, la sua tranquillità e la fiducia che aveva nel mondo, ma per giusto, ora, oltre alle scuse di qualcuno, gli dovrebbero ridare almeno quello che gli hanno tolto di materiale, la sua posizione nella società e nella politica, sempre che lui lo voglia, ad altri politici conclusa la vicenda Egomnia, ancora prima di sentire le motivazioni del giudice, li hanno quasi beatificati, e lui che non aveva fatto nulla di male, e che è stato assolto pienamente, lo avevano già crocefisso.
Grazie Marco per la tua testimonianza…..
sei comunque una persona stupenda