Un’ipotesi di danno erariale da oltre 2 milioni di euro è avanzata dalla Procura regionale della Corte dei Conti nei confronti di 23 manager e dirigenti medici dell’Usl della Valle d’Aosta. L’indagine, come ricostruisce oggi il quotidiano La Stampa, trae origine da un esposto ed è stata sviluppata dai Carabinieri. Le investigazioni sono partite dalla nomina, nel 2010, del primario di chirurgia vascolare del “Parini”.
In particolare, nell’ipotesi accusatoria, il chirurgo Flavio Peinetti, già consigliere regionale, avrebbe reso, in origine, una dichiarazione relativa al possesso di un attestato di formazione manageriale, che non aveva però ottenuto. Per la Procura contabile, quel dato costituisce un presupposto irregolare della nomina e la lente degli investigatori ha preso in esame anche i suoi successivi incarichi direttivi.
Pure in merito a quei passaggi, gli inquirenti contestano sia la mancanza dell’attestato, sia l’assenza di imposizioni, da parte dei manager e di altri dirigenti dell’Usl (coinvolti nell’affidamento degli incarichi), affinché sostenesse il percorso per ottenerlo. La quantificazione del danno è avvenuta considerando la retribuzione percepita dal chirurgo nel periodo interessato dalle indagini.
La Procura regionale della Corte dei conti ha notificato, negli scorsi giorni, gli inviti a dedurre alle parti cui vengono avanzate contestazioni: hanno a loro disposizione 45 giorni per depositare delle controdeduzioni difensive.
