La vita dei due alpinisti bloccati sulla catena del Monte Bianco legata alle condizioni meteo

Tutto quel che si poteva fare è stato fatto. Il maltempo e il rischio valanghe hanno impedito di portare avanti le operazioni di soccorso. Fino a mercoledì le condizioni meteo non miglioreranno. La speranza di trovarli vivi c’è.
Cronaca

Il tempo meteorologico non è mai stato tanto giudice della vita umana come in questi giorni. La sopravvivenza della guida alpina francese Olivier Sourzac e della sua cliente parigina Charlotte De Metz, gli alpinisti bloccati da più di 5 giorni sotto le Grandes Jorasses del massiccio del Monte Bianco, dipende infatti dal miglioramento delle condizioni meteo, che tuttavia fino a mercoledì non promettono bene.

I soccorsi sono bloccati anche per i rischi oggettivi legati alla caduta valanghe nella zona in cui si troverebbero i due francesi. Da quanto spiegato nell’incontro con i giornalisti nel primo pomeriggio, i due scalatori, alla luce delle perlustrazioni fatte in mattinata dal Peloton d’haute montagne della gendarmerie di Chamonix, dovrebbero trovarsi più a est rispetto alla via di discesa sul versante italiano. Le temperature in questa zona arrivano fino a -10 gradi, con una percezione, a causa del vento, che può arrivare fino a -30 gradi.

Tutto quello che era possibile fare ad ora è stato fatto, hanno evidenziato i responsabili del Soccorso alpino valdostano. Baptiste Estachy, comandante del Peloton d’haute montagne, ha detto che “C’è la speranza di trovarli in vita perché i due sono alpinisti esperti e ben attrezzati”. Tutti gli sforzi dei soccorritori sono guidati dalla speranza anche se per Enrico Visetti, responsabile della rianimazione dell’ospedale di Aosta ‘E’ impossibile sapere se siano ancora vivi”. “Per noi è troppo rischioso salire a piedi – ha dichiarato Alessandro Cortinovis, responsabile del soccorso alpino valdostano – ci sono numerosi pericoli oggettivi’. L’elicottero fino a mercoledì, giorno nel quale ci dovrebbe essere un miglioramento del tempo, non potrà alzarsi. A Courmayeur e a Chamonix comunque una quindicina di soccorritori sono pronti ad entrare in azione, in una lotta contro il tempo, non appena le condizioni meteorologiche miglioreranno.

 

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