L’alluvione 24 anni dopo: “La Valle d’Aosta ha fatto tesoro di quella tragica lezione”

"Un evento catastrofico che ha lasciato un segno indelebile nella regione, in cui è ancora vivo il ricordo e il lutto per le 20 vittime"
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Cronaca

24 anni fa la tragica esondazione della Dora Baltea che devastò buona parte del territorio valdostano, provocando la morte di 20 persone oltre a danni significativi alle infrastrutture e all’ambiente. La Valle d’Aosta ricorda quei tragici giorni.

“L’alluvione che ha colpito la Valle d’Aosta nell’ottobre del 2000 è stata un evento catastrofico che ha lasciato un segno indelebile nella regione, in cui è ancora vivo il ricordo e il lutto per le 20 vittime. Rimane per tutta la comunità valdostana una ricorrenza dolorosa da ricordare, ma anche un monito sull’importanza della prevenzione e della preparazione di fronte ai fenomeni naturali estremi”. scrive oggi il Presidente della Regione Renzo Testolin.

In quell’occasione la risposta della comunità valdostana fu forte e solidale, un esempio di notevole resilienza, con un impegno collettivo per il ripristino e la mitigazione dei rischi futuri.

“La prevenzione rimane la priorità dell’azione delle politiche regionali, ma purtroppo certi eventi naturali non si riescono sempre a evitare”, dichiara ancora il Presidente Testolin. “La Valle d’Aosta ha fatto tesoro della tragica lezione dell’ottobre del 2000 e degli eventi successivi e oggi è senza dubbio più preparata a fronteggiare situazioni di emergenza. Innanzi tutto, le opere di protezione costruite dopo il 2000 e ancora negli ultimi anni sono risultate indispensabili: anche recentemente, a fine giugno, quando nel corso della violenta ondata di maltempo il peggio è stato evitato grazie alle briglie sul torrente Arpisson, a monte di Epinel, e sul torrente Comboé, sopra Pollein”.

A prevenire alluvioni di tale portata sono anche gli strumenti di monitoraggio del territorio di cui la Regione si è dotata, anche attraverso il Centro funzionale regionale, che consentono di avere informazioni in tempo reale su ciò che avviane mettendo il sistema di Protezione civile regionale nelle condizioni di intervenire con tempestività, a salvaguardia della sicurezza delle persone e per ripristinare le infrastrutture danneggiate.

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