Marguerettaz scrive a Trenitalia: “servizio regionale disastroso e atteggiamento irrispettoso”

L'Assessore ai trasporti ha inviato una lettera a Trenitalia per denunciare l'andamento pessimo del servizio ferroviario e l'atteggiamento "assolutamente inaccettabile da parte del Gestore del servizio". L'accusa: impegni sottoscritti non mantenuti.
Aurelio Marguerettaz
Cronaca
Gli innumerovoli disservizi e disagi che gli utenti del servizio ferroviario valdostano, sulla tratta ferroviaria Aosta-Chivasso, sono costretti a subire ormai da tempo e acutizzati in questo ultimo mese, sono al centro di una lettera che l'Assessore regionale ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha spedito in giornata a Trenitalia, in particolare a Giancarlo Laguzzi, direttore della divisione passeggeri della Società.
Nella lettera l'Assessore evidenzia "il perdurare nel tempo di una situazione disastrosa che sembra ormai “cristallizzata” e di un atteggiamento assolutamente inaccettabile da parte del Gestore del servizio ferroviario in merito alle azioni per risolvere le criticità e alla loro totale inefficacia".
"Non è assolutamente accettabile che il numero di telefono della Direzione regionale di Trenitalia, reperibile dall’utenza dall’elenco telefonico, ossia 0165 239541, sia, di fatto, non usufruibile, in quanto “suona sempre a vuoto”, a maggior ragione in presenza di significative perturbazioni del servizio e di un sistema di informazioni del tutto inefficace – scrive ancora Marguerettaz – Anche tale questione, che è già stata oggetto di ripetute lamentele da parte degli utenti nel passato, permane irrisolta. Ciò sottintende, a nostro avviso, l’assoluta indifferenza che Trenitalia riserva alle legittime aspettative della Comunità valdostana, anche sotto il profilo della comunicazione".
 
Marguerettaz chiede così ufficialmente, per l'ennesima volta, di conoscere quali siano le “reali” intenzioni di Trenitalia in merito all’attuale "andamento disastroso del servizio erogato e del perdurare di un atteggiamento, assolutamente irrispettoso, oltre che degli impegni sottoscritti, anche delle più elementari norme di convivenza civile".

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