Al culmine di una lite è rientrata in casa, tornando fuori con un piede di porco. Davanti a lei, il vicino con cui era nata la discussione e il sindaco del paese, Marco Calchera, arrivato nel tentativo di “calmare le acque”. Fatti costati, al termine dell’udienza di oggi, giovedì 14 marzo, dinanzi al giudice monocratico Maurizio D’Abrusco, una condanna a 8 mesi di reclusione, per minacce, ad una donna 67enne di Étroubles, Gilda Scalise.
Il diverbio, legato ad una questione di confini, risale al maggio 2018 e arriva all’apice di quella che il pm Sara Pezzetto ha definito una “situazione quasi ossessiva”. Al Sindaco la situazione era nota, tanto che aveva già emesso delle ordinanze per lo sgombero e la pulizia delle aree. Quel giorno si era recato sul posto perché avvisato dal vicino. Aveva notato, tra le abitazioni, “una barriera di bancali che ostruiva il passaggio”.
Calchera ha quindi “chiesto lumi alla signora”, ma lei “era contrariata dalla mia presenza e dalle rimostranze”. A quel punto, “è rientrata in casa, ha preso il piede di porco” e “si è accanita sulla palizzata dicendo che i colpi successivi sarebbero stati meglio indirizzati”. Il Sindaco ha deciso, come già fatto nel tempo, di non presentare querela. A denunciare la donna, difesa dall’avvocato Marco Pinato di Ivrea, è stato il vicino. Il pm aveva chiesto una condanna a sei mesi, che il giudice ha incrementato di due nel sentenziare.