Minaccia l’ex e il figlio con un’accetta: condannato a due mesi

Egidio Jocollé, 60anni, aveva brandito l’attrezzo durante una lite con l’ex convivente, il 15 gennaio scorso a Villeneuve.
Il tribunale di Aosta
Cronaca

“Vi ammazzo tutti!”. Queste parole, pronunciate all’indirizzo della ex convivente e del figlio brandendo un accetta, sono costate ad Egidio Jocollé, 60 anni di Aosta, una condanna a due mesi di reclusione. La pena sarà sospesa se, entro tre mesi, l’uomo verserà alle parti offese duecento Euro a testa, quale risarcimento del danno, e milleottocento Euro, come contributo alle spese legali.

Nell’udienza di stamattina al Tribunale di Aosta, in cui Jocollé era imputato per minaccia, la donna e il figlio hanno ricostruito i fatti, avvenuti il 15 gennaio 2015. I due erano tornati a Villeneuve, nella casa in cui lei aveva convissuto per un periodo con l’imputato, per riprendere delle cose. Al momento di entrare nell’abitazione, l’uomo aveva preso un’accetta, piantata su un cippo nelle vicinanze, e l’aveva brandita verso il figlio dell’ex convivente, minacciandolo di morte. Nella colluttazione che è seguita al gesto, l’imputato è stato disarmato.

Proprio su questo aspetto, l’accusa (rappresentata dal pm Edmondo Givone) e l’avvocato di parte civile (Carlo Laganà) hanno insistito parecchio: la lama dell’accetta era puntata proprio verso il figlio della donna e, se non fosse riuscito il tentativo di strappare l’attrezzo dalle mani dell’uomo, le conseguenze avrebbero potuto essere ben peggiori.

Per quei fatti, il Pubblico Ministero ha quindi chiesto una condanna a tre mesi. L’avvocato difensore di Jocollé, Genny Bouc, ha ribattuto facendo presente che “sicuramente è stata pronunciata una frase non garbata” e che l’imputato aveva agito in stato d’ira, ma senza la volontà di fare male alle parti offese.

Il giudice monocratico Marco Tornatore non ha dato credito alla tesi difensiva, pronunciando poco dopo la sentenza di colpevolezza.
 

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