Monte Bianco, grosso crollo del seracco del Ghiacciaio Gendarme Rouge

Le immagini fornite dalla Fondazione Montagna sicura mostrano le porzioni del Seracco nel bacino della Brenva, a Courmayeur interessate l’8 febbraio scorso da un crollo di oltre 100mila metri cubi, senza conseguenze.
Crollo del Seracco del Ghiacciaio del Gendarme Rouge
Cronaca

Un distacco imponente, stimato in oltre 100mila metri cubi, ma senza conseguenze negative grazie soprattutto all’azione di monitoraggio.

Le immagini, fornite dalla Fondazione Montagna sicura, evidenziano infatti le porzioni del Seracco del Ghiacciaio del Gendarme Rouge – nel bacino della Brenva, a Courmayeur – interessate l’8 febbraio scorso da un crollo, un distacco principale seguito poi da una serie di cadute minori.

I giorni precedenti, scrive Montagna sicura, prendendo in considerazione il periodo di immagini rese disponibili dalla Fotocamera Panomax che scatta immagini a 360° ad alta definizione, posizionata alla Stazione di Punta Helbronner di SkyWay, “tra il 31 gennaio ed il 7 febbraio si era delineata una netta accelerazione del Seracco in oggetto, con velocità che si attestavano sui 50 – 70 cm/giorno. Tale accelerazione veniva accompagnata da un progressivo allargamento della frattura a monte del Seracco. La valutazione fotogrammetrica quantificava un volume della porzione instabile di ghiaccio pari a circa 120.000 m3”.

La situazione – spiega invece la Regione – era già stata segnalata, nell’ambito del Piano di Monitoraggio dei Rischi glaciali, dalla Struttura Assetto idrogeologico dei bacini montani che collabora con Montagna sicura.

Regione che aveva, quindi, informato subito il Comune e di conseguenza la Commissione locale valanghe di Courmayeur per l’eventualità di gestione di una criticità, dovuta al possibile crollo del seracco su pendii sottostanti.

La situazione – spiegano ancora da piazza Deffeyes – è stata oggetto di un incontro tra i diversi attori domenica 9 febbraio. Il crollo del seracco è avvenuto repentinamente su pendii con scarsa copertura nevosa e con manto dalle elevate caratteristiche di stabilità.

Grazie all’opera di monitoraggio e di prevenzione non ci sono state conseguenze negative.

Nel frattempo, nella serata di oggi, è atteso alla Mer de glace – con la visita che proseguirà a Chamonix e a Saint-Gervais, come spiegano i media d’oltralpe – il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron che, nei giorni scorsi, ha annunciato delle “misure di protezione” per il Monte Bianco.

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