Morto a casa di un amico ad Aosta: indaga la Procura

Sulla morte del quarantenne Valerio Zangla, avvenuta venerdì scorso, è stato aperto un fascicolo per “morte come conseguenza di altro delitto”. Dall’autopsia nessuna indicazione certa sul decesso: si attendono gli esami tossicologici.
Camera mortuaria Aosta
Cronaca

“Morte come conseguenza di altro delitto” è l’ipotesi di reato alla base del fascicolo aperto dalla Procura sulla morte, avvenuta venerdì scorso, di Valerio Zangla, quarantenne di origini siciliane e residente nel capoluogo regionale. Il decesso è avvenuto in un alloggio del quartiere Cogne di Aosta, casa di un amico della vittima, e le cause sono l’aspetto su cui il pm Eugenia Menichetti, titolare del fascicolo (che al momento non vede iscritti indagati), intende fare luce.

L’autopsia sul corpo dell’uomo è stata svolta ieri, ma non ha scaturito elementi certi quanto alle cause della morte. Gli inquirenti restano pertanto in attesa degli esami tossicologici, disposti assieme all’accertamento medico-legale, perché tra le ipotesi da vagliare vi è anche l’overdose. L’esito è atteso tra qualche settimana. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile della Questura, che sta anche accertando accadimenti simili risalenti al passato.

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