Il mondo delle “regole” è il mondo delle “regole”, anche quando queste si scontrano con la realtà e, spesso, con il buon senso. Succede infatti che Andrea Gasparini, mercoledì 22 agosto, porta il figlio – disabile al 100%, e con una carrozzina che pesa oltre 100 kg – all’Ospedale Beauregard per una visita di controllo. Non riuscendo a trovare un posto auto, occupati quelli appositi per i disabili, dice lui stesso, “l’ho parcheggiata un po’ ‘malino’, con una ruota sul marciapiede”.
“Dopo la visita, tempo dieci minuti – spiega Gasparini –, siamo tornati verso il mezzo e c’era la pattuglia della Polizia Locale che mi faceva la multa di 58 euro. So di aver commesso un errore ma ci vuole anche del buon senso, la mia auto ha il contrassegno disabili e la sedia di mio figlio per essere caricata e scaricata ha bisogno di spazi molto ampi. La vigilessa però è stata intransigente e mi ha detto ‘anche lei deve imparare a parcheggiare come tutti gli altri’”.
L’alternativa, per Gasparini era farsi aprire la sbarra della rampa che porta all’ingresso del Beauregard ma, spiega: “Ogni volta che vado su per la rampa sono di intralcio alle ambulanze, quindi avevo deciso di rimanere sotto e andare con mio figlio in ascensore. Ora, sono consapevole che anch’io devo comportarmi entro certe regole, ma è la valutazione umana dell'accaduto a lasciarmi perplesso. Quando ho spiegato alla vigilessa che una volta, a Genova, mi hanno permesso addirittura di entrare nella piazza principale visti i disagi mi ha risposto seccamente che ‘A Genova fanno quello che vogliono qui non si può fare’. Mi spiace poi che questo diverbio e questa multa siano arrivati di fronte a mio figlio”.
Dalle spiegazioni ai fatti, Gasparini va al Comando della Polizia Locale in cui gli viene spiegato che un eventuale ricorso possa essere fatto in Prefettura. Prefettura che, però, consiglia diversamente: “Lì mi hanno detto che tanto il ricorso l’avrei perso – prosegue nel racconto –, che mi avrebbero dato torto e che non valeva la pena che perdessi tre anni per un ricorso che non avrebbe portato a niente. Già come genitori di figli disabili abbiamo grosse difficoltà, se a queste si aggiungono anche questi fatti… possibile che non ci sia neanche un po’ di cuore?”.
Della storia specifica non ne è a conoscenza il Comandante della Polizia Locale Fabio Fiore, che spiega: “Ovviamente mi dispiace per la situazione che viene descritta, e che questo abbia coinvolto una persona in difficoltà. Se siamo intervenuti al Beauregard, però, è perché qualcuno ci ha mandato una segnalazione. Capisco le difficoltà del signore, e mi dispiace, ma se ha lasciato l’auto sul marciapiedi ha messo magari lui stesso in difficoltà qualcun altro. Capisco anche che lui si appelli al ‘buon senso’, che però spesso dovrebbe essere usato da tutte e due le parti”.
Nessuna possibilità, invece, riguardo il ricorso, anche perché la multa è stata pagata subito da Gasparini: “Se ha estinto il pagamento della sanzione – chiude il Comandante Fiore – l’infrazione non esiste neanche più e non è possibile portare avanti nessun tipo di ricorso”.
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semplicemente vergognoso vi lascio immaginare cosa auguro a quella umanissima vigilessa
Sono un disabile costretto a deambulare con l’aiuto delle stampelle e , per quanto mi riguarda, Aosta è una città insensibile ai problemi di questo tipo. Spesso deve scendere dai marciapiedi perchè ci sono auto parcheggiate sopra (dove sono i vigili?). Inoltre quanti parcheggi per disabili sono occupati da chi non ne ha il diritto?
L’unico commento possibile e’ “no comment”!!!!!!!
Capisco il dovere di chi porta una divisa ma spesso alcuni sono pervasi da un senso di onnipotenza e non riescono ad andare più in là del loro dovere questo certo non rende onore a tutti quelli che lo svolgono con onore e passione e sanno avere empatia verso tutte le persone specialmente verso quelle in difficoltà