Le commissioni incaricate dell’accesso antimafia nei comuni di Aosta e Saint-Pierre, al fine di verificare eventuali condizionamenti del crimine organizzato nell’attività dei due enti, sono insediate da oggi, martedì 9 aprile.
In mattinata, a palazzo regionale, è stato sottoscritto, alla presenza del presidente Antonio Fosson (competente sulla questione in virtù delle sue funzioni prefettizie) e dei componenti dei due organi, l’atto di costituzione.
Ognuna delle due commissioni è composta da un presidente e due commissari, scelti tra funzionari prefettizi e dirigenti ed ufficiali delle forze dell’ordine, tutti provenienti da fuori Valle. Si tratta: per Aosta, del viceprefetto Paolo Accardi e del funzionario amministrativo Francesco Gianfreda della Prefettura di Torino, nonché del maggiore Maurizio Hoffmann del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Torino; per Saint-Pierre, del viceprefetto Brunella Favia e del funzionario Palma Guglielmo della Prefettura di Torino e del tenente colonnello Giuseppe Fugacci del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Torino.
A questo punto, prenderà il via la fase operativa, con l’accesso agli atti nei due comuni. L’attivazione delle commissioni è il primo passo verso il possibile scioglimento degli organi istituzionali degli enti coinvolti, qualora emergessero effettivi condizionamenti dell’attività amministrativa da parte di organizzazioni criminali.
Il provvedimento è conseguenza di quanto emerso nell’inchiesta Geenna dei Carabinieri del Gruppo Aosta, che ha visto, lo scorso 23 gennaio, l’arresto del consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico, dell’Assessore di Saint-Pierre Monica Carcea e del consigliere regionale Marco Sorbara, già assessore alle politiche sociali del Comune di Aosta.
L’indagine è relativa all’attività in Valle di un “locale” di ‘ndrangheta, di cui Prettico – secondo gli inquirenti – sarebbe stato componente, mentre Sorbara e Carcea l’avrebbero appoggiato esternamente, influendo sull’attività delle amministrazioni in cui il sodalizio avrebbe favorito la loro elezione.
L’accesso antimafia nei due comuni valdostani era stato autorizzato dal ministro Matteo Salvini lo scorso 22 marzo, a seguito della delega chiesta dai servizi di prefettura regionali all’inizio del mese. Le commissioni hanno ora tre mesi, prorogabili di altri tre, per i loro accertamenti.
Qualora emergessero elementi di condizionamento tali da portare allo scioglimento dei consigli comunali, nei successivi 45 giorni il Prefetto deve inviare la relazione al Ministro dell’Interno, che a sua volta ha altri tre mesi di tempo per proporre a decadenza degli organi.