È in via di definizione, da parte dei Servizi di prefettura della Regione Autonoma Valle d’Aosta, il dossier, rivolto al Ministero dell’Interno, per avviare la procedura di nomina della Commissione d’indagine incaricata di verificare eventuali infiltrazioni o condizionamenti di tipo mafioso nel funzionamento degli organi istituzionali dei comuni di Aosta e di Saint-Pierre.
In tale prospettiva, nella mattinata di oggi, martedì 5 marzo, il presidente della Regione Antonio Fosson, esercitando le funzioni prefettizie di cui è investito, si è riunito con i vertici delle forze dell’ordine. L’obiettivo scaturito dall’incontro odierno del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica è la predisposizione, a breve termine, di una relazione con cui accompagnare la pratica.
La procedura deriva dalle risultanze dell’inchiesta “Geenna” della Dda di Torino e del Gruppo Aosta dei Carabinieri, relativa alla presenza in Valle d’Aosta di una “locale” di ‘ndrangheta. Lo scorso 23 gennaio, oltre duecento militari hanno dato esecuzione a sedici misure cautelari, arrestando tra l’altro l’ex assessore del Comune di Aosta Marco Sorbara (oggi consigliere regionale sospeso), il consigliere comunale sospeso nel capoluogo regionale Nicola Prettico e l’allora assessore a Saint-Pierre Monica Carcea.
L’attività dell’eventuale Commissione d’indagine può durare fino a sei mesi (tre più tre) ed è finalizzata a verificare l’esistenza di elementi di condizionamento tali da condurre allo scioglimento dei Consigli comunali. A disporre il provvedimento, con un decreto, è il Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero dell’Interno.
Tale atto è preceduto da una deliberazione del Consiglio dei ministri, che deve avvenire entro tre mesi dalla ricezione della relazione prefettizia che segue l’accesso ispettivo ed in cui sono riepilogati, tra l’altro, appalti, contratti e provvedimenti degli enti locali che potrebbero essere stati oggetto di condizionamento.