Operazione contro lo spaccio di droga al Quartiere Cogne, quattro arresti

Per altre sei persone è scattato l'obbligo di dimora in Valle d'Aosta. I rifornimenti a Milano, ogni due giorni, ogni giorno ad Aosta venivano vendute dalle 40 alle 50 dosi di eroina o cocaina.
Operazione Regina di cuori; gli arrestati
Cronaca

Tre persone finite in carcere, una ai domiciliari e sei destinatarie di un’ordinanza di obbligo di dimora, 180 grammi di eroina e 40 grammi di cocaina sequestrati. Sono i numeri dell’operazione “Regina di Cuori” della Squadra mobile della Questura di Aosta contro lo spaccio di droga sulla piazza aostana e in particolare nel Quartiere Cogne. A ispirare il nome dell’attività di indagine, avviata nel settembre scorso e conclusasi nel mese di gennaio, è stata la “regina” come veniva conosciuta nell’ambiente, Giuseppina Lo Bello, 49 anni di Aosta.

La donna, finita in carcere, assieme al marito Giuseppe Pandolfino di 48 anni, arrestato a dicembre scorso in flagranza di reato e ora detenuto a Ivrea, dirigeva le operazioni di spaccio oltre ad effettuare i rifornimenti nella capitale meneghina. A finire in carcere è stato anche il loro "fornitore" Nourredine Badri, evaso dai domiciliari e destinatario di un ordine di carcerazione per quattro anni e cinque mesi di reclusione, rintracciato a Milano nel marzo scorso dagli uomini della Questura di Aosta.

Secondo quanto accertato dalla squadra mobile aostana ogni giorno venivano piazzate ad Aosta dalle 40 alle 50 dosi di eroina o cocaina. “Uno spaccio abbastanza sostenuto come ci è stata segnalato dai residenti” ha spiegato il commissario capo Mattia Falso. Ogni due giorni, quindi, scattavano i viaggi di rifornimento verso Milano compiuti da Di Bello durante la notte, per bipassare l’obbligo di dimora di cui era destinataria dalle 7 alle 20. Ad accompagnare la donna nella capitale meneghina Vito Andrea Cama di 42 anni e Francesco Ursida di 56 anni. Per i due “autisti” è scattato l’obbligo di dimora con presentazione all’autorità giudiziaria. Destinatari della stessa misura anche Giuseppe Pronesti, 34 anni e l’ex compagna Samantha Muscatelli di 24 anni che si occupavano inizialmente dell’attività di spaccio nei pressi della scuola media Cerlogne e della bocciofila del Quartiere Cogne o a domicilio, compiendo le consegne in bici. Attività poi affidata da Lo Bello e Pandolfino, dopo alcune divergenze, a Carmelo Baldari, 36 anni e alla compagna Stefania Salvatore di 46 anni.

Ai domiciliari è finito invece Loris Caffarati, 25 anni di Aosta “spacciatore molto attivo  – spiega il dirigente Mattia Falso – ma non collegato con i due principali indagati Di Bello e Pandolfino”. Il ragazzo era stato fermato a novembre a Ivrea di ritorno da un viaggio di rifornimento a Milano. “Per sfuggire ai nostri controlli aveva buttato via circa 50 grammi di eroina”.

In totale gli agenti hanno identificato 80 assuntori, “fra i 30 e i 50 anni, alcuni spiantati”. L’eroina acquistata a Milano a 20 euro al grammo e l’eroina a 50 euro al grammo veniva rivenduta ad Aosta a bustine da 0,4 grammi al prezzo rispettivamente di 20 e 40 euro. Durante le perquisizioni effettuate a casa di Giuseppina Lo Bello la polizia ha trovato 60 grammi di marjiuana e 20 grammi di eroina, un bilancino, buste per il confezionamento e oltre 1700 euro. 

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