Dopo il sopralluogo da parte dei geologi della regione per la valutazione della situazione sul versante oggetto del movimento franoso, la strada è stata riaperta alle ore 18.
Il sindaco di Aosta risponde a Confcommercio: il provvedimento della Procura "nulla a che vedere con le misure previste" dal protocollo sulla Movida e "nessuna delle iniziative adottate all’interno della cabina di regia avrebbe potuto evitare quanto successo"
La donna aveva ricevuto una telefonata con la minaccia che i figli sarebbero finiti in galera se non fosse stata pagata una certa somma di denaro a una persona che si sarebbe presentata di lì a poco per riscuoterla.
Il provvedimento, eseguito ieri pomeriggio dalla Divisione amministrativa della Questura di Aosta, è arrivato dopo le segnalazioni di alcuni residenti della zona sugli eccessivi rumori e sulla musica. I titolari: "Contiamo di riaprire al più presto".
Il funerale si terrà alle 15, alla chiesa parrocchiale di La Salle, prima di proseguire verso il tempio crematorio di Aosta. Nel comune della Valdigne è stato proclamato il lutto cittadino, con bandiere a mezz’asta, fino alle esequie.
Nel 2023 sono stati 140 i casi trattati dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica nelle due regioni, dato che include 36 casi di adescamento di minore. L’anno prima erano stati 111. In aumento anche gli indagati, passati da 68 a 98 e gli arrestati, passati da 4 a 9.
La strada regionale di Valgrisenche – chiusa lo scorso 1° maggio dopo un crollo di massi tra Chamençon e Planaval – è ora nuovamente percorribile, con senso unico alternato. A deciderlo un’ordinanza firmata dal sindaco di Arvier Mauro Lucianaz.
La vittima è il 46enne Benoît Bordat, di Annemasse. L’allarme è scattato dopo le 19.30, quando la moglie non è più riuscita a mettersi in contatto ed ha allertato la Cus. L’alpinista era partito da solo dalla Valsavarenche.
Il provvedimento è stato eseguito dalla Guardia di finanza. Riguarda un terrazzamento all’interno di un’area comunale ad Arnad, tra la chiesa e il municipio del paese. Il reato ipotizzato è l’inquinamento ambientale.
Pronunciata oggi, mercoledì 24 aprile, la sentenza di secondo grado nei confronti del 43enne Stefano Corgnier, accusato di aver accoltellato un conoscente all’interno del locale di cui era titolare. Ridotta la pena a 7 anni e 10 mesi di carcere.
L’intesa, sottoscritta nel pomeriggio di oggi, martedì 23 aprile, in Questura ad Aosta, si basa sulla condivisione e l’analisi delle informazioni idonee a prevenire e contrastare attacchi alle infrastrutture informatiche degli enti locali.
Si è chiuso oggi, martedì 23 aprile, il processo con rito abbreviato in cui la Procura contestava, a vario titolo, l’accesso indebito a dispositivi idonei alle comunicazioni da parte di persone detenute, lo spaccio e le lesioni.
I ricorsi, sostenuti da Savt-École e Snals-Confsal della Valle d’Aosta, hanno portato alla condanna della Regione, che dovrà riconoscere a titolo di differenze retributive, la somma complessiva di oltre 45.000 euro.
Le indagini, rese complesse anche dall’assenza di telecamere nella zona, non hanno consentito di risalire ad un possibile autore del gesto. Lo scorso 8 gennaio era emerso il danneggiamento alla fune portante dell’impianto.