L’arrivo del gruppo è previsto verso sera a Gressoney. I due sciatori, piemontesi, avevano lanciato l’allarme ieri sera, usando la postazione radio del rifugio. Oggi, vista l’impossibilità di ricorrere all’elicottero, la decisione di soccorrerli via terra
Si tratta di due piemontesi, fermi al bivacco “Giordano” al Balmenhorn (4.167 metri) da ieri sera. Nel tentativo di raggiungerli sono impegnate, dal primo pomeriggio, guide del Soccorso Alpino Valdostano, piemontesi e del Sagf di Alagna.
L’uomo, un egiziano che ha tentato di espatriare in Francia, è accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sequestrati anche l’auto, un telefono cellulare e tre carte di credito prepagate nella disponibilità dell’arrestato.
Nei termini a loro disposizione dopo la chiusura delle indagini preliminari, cinque dei sei indagati hanno chiesto di essere sentiti dal pm Ceccanti, fornendo spiegazioni. Sono inoltre stati svolti ulteriori atti investigativi sugli episodi contestati.
E' successo attorno alle 11.30 di oggi, sabato 31 marzo, nel cimitero comunale di Saint-Christophe. La donna, dopo le operazioni di recupero del Nucleo Speleologico Alpino Fluviale dei pompieri, è stata presa in carico dall'ambulanza del 118.
Redouane Aznag è accusato di tentato omicidio. I fatti risalgono allo scorso 18 febbraio a Saint-Vincent. L'episodio sarebbe avvenuto a seguito di dissapori tra l'uomo e la donna (che sostiene anche di aver subito un tentativo di violenza).
Solo per otto consiglieri ed ex, condannati in Appelllo, la vicenda processuale legata all'uso, nella legislatura 2008-2013, dei fondi per i Gruppi del Consiglio Valle può dirsi chiusa. La Suprema Corte è infatti intervenuta in maniera articolata.
Annullamento senza rinvio “perché il fatto non sussiste” per Marco Viérin e Dario Comé (Stella Alpina). Per gli altri 13 condannati nel processo d'appello sulla “rimborsopoli” valdostana, conferme di alcune delle responsabilità penali del secondo grado.
La Procura, tramite il pm Ceccanti, ha ottenuto dal gip Colazingari, per il 9 maggio, il giudizio immediato. Gli avvocati di Josefina Bienvenida Herrera Nunez e di Antonino Tripodi hanno però richiesto rito abbreviato e attendono la pronuncia del giudice.
La sentenza del Tribunale, in composizione collegiale, è arrivata nella serata di ieri, mercoledì 28 marzo. Secondo quanto appurato dalla Procura nelle indagini, le angherie subite dalla donna si sono protratte per 18 anni e hanno gravità inenarrabile.
L'intesa firmata oggi, giovedì 29 marzo, ad Aosta dal direttore dell'Agenzia Letizia Schillaci Ventura, dal sostituto procuratore Luca Ceccanti e dal generale di brigata Raffaele Ditroia, riguarda la comunicazione tra enti sui redditi da attività illecite
Sulla richiesta devono pronunciarsi, con decisione attesa in serata, i giudici della Sesta sezione della Corte di Cassazione. Alla base della richiesta, il fatto che nel processo di secondo grado non sarebbero stati risentiti, in aula, i testimoni.
A carico dell'ex direttore gli inquirenti formulano le ipotesi di peculato, falso e corruzione. Avrebbe trattenuto fondi destinati all'Usl per visite in regime di intramoenia e ricevuto somme per un certificato “addomesticato”.
La decisione potrebbe arrivare in serata, nel mezzo due gradi di giudizio totalmente opposti: con l’assoluzione di tutti e 27 gli imputati nel 2015 e le condanne dello scorso anno in Appello.
L'accusa per tutti è di traffico e detenzione di stupefacenti. Le indagini erano state svolte dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile della Polizia ed erano culminate in arresti effettuati alla fine del 2016. L'udienza è stata aggiornata al 30 maggio
Un 58enne di La Salle era intervenuto nella violenta lite scoppiata nel settembre 2015 tra il gestore di una pizzeria aostana e un cliente aostano, uscitone con ferite al volto. L'accusa aveva chiesto una condanna ad 8 mesi.