Domani, mercoledì 14 febbraio, in piazza Chanoux, un presidio specializzato sarà attivo dalle 9 alle 13, per offrire “alle vittime ed alle donne anche solo potenzialmente interessate” informazioni ed assistenza. Presenti anche psicologi e specialisti.
Gli uomini del Gruppo Aosta hanno eseguito, nelle prime ore di oggi, martedì 13 febbraio, alcune misure cautelari: due persone in carcere, una ai "domiciliari" e una quarta sottoposta ad obbligo di firma. Recuperati circa un etto e mezzo di stupefacente.
Si tratta di “Lo Riondet” e “La Remise”, entrambi in località Lo Riondet, nel comune dell’alta valle. Le indagini sui presunti abusi sono state condotte dal Corpo Forestale della Valle d’Aosta, coordinato dalla Procura della Repubblica.
Nel video del Gruppo Matou, immagini e voci dalla mattinata di ieri, domenica 11 febbraio, quando il pubblico, per la “Giornata europea del 112”, ha avuto la possibilità di vedere come lavorano gli operatori del sistema regionale di emergenza-urgenza.
Per Federica Ieromazzo, in carcere nell’ambito di un altro procedimento, il Giudice ha disposto il "non doversi procedere" per le richieste di soldi a cittadini stranieri, in cambio della soluzione di problemi amministrativi, tra il 2014 e il 2015.
Presentato oggi il nuovo strumento, in funzione anche ad Aosta, per permettere soprattutto ai giovani di segnalare alle sale operative episodi di bullismo o di spaccio di stupefacenti. “Speriamo siano anche gli adulti a usarlo”, dicono in Questura.
Dalle 10 alle 13, in occasione della “Giornata del 112”, indetta a livello europeo. L’iniziativa vuole mostrare ai valdostani il lavoro svolto per la sicurezza dagli operatori del sistema di emergenza-urgenza.
Così il procuratore della Corte dei Conti Rizzi nell'avviso di citazione recapitato oggi dalla Procura regionale di piazza Roncas a 21 componenti, attuali ed ex, di Giunta e Consiglio Valle e ad un dirigente della Regione.
Non più tardi di un mese e mezzo fa la Commissione europea ha chiesto alla Regione chiarimenti sui finanziamenti concessi negli anni alla casa da gioco.
Le imputazioni e le ricostruzioni contenute nell’avviso di chiusura delle indagini preliminari inviato oggi dal pm Eugenia Menichetti ad otto indagati, tra vertici della Casa da gioco ed assessori regionali alle finanze in carica dal 2012 al 2015.
Le indagini penali vedono le accuse di falso in bilancio e truffa ai danni dello Stato ad amministratori, sindaci ed ex assessori regionali del periodo 2012-2015. Sul fronte contabile, il presunto danno erariale da 140 milioni contestato a 22 persone.
Notificati stamattina, dalla Guardia di finanza, i provvedimenti legati al termine dell’inchiesta. Ventidue i citati a giudizio dalla Corte dei Conti. Otto gli indagati dalla Procura.
L'avviso di garanzia a Rollandin e Baccega deriva dall’essere stati Assessore alle finanze. Assieme ad Ego Perron, già indagato ed anch'egli ex responsabile delle casse regionali, avrebbero procurato un “ingiusto profitto” alla Casa da gioco.
Per i giudici amministrativi, l’assoluzione di Vincenzo e Gabriella Furfaro dalle accuse penali non palesa “una illogicità del quadro indiziario posto a fondamento” dell’informativa sfociata nell’interdittiva del 2015 e reiterata nello scorso maggio.