Il dirigente regionale Rino Brochet, 59 anni di Issogne, è stato condannato nei giorni scorsi dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Valle d'Aosta, presieduta dal dottor Filippo Esposito.
Protagonista è una cittadina dominicana residente da tempo nel capoluogo valdostano che ieri, su ordine del Tribunale di Sorveglianza di Novara, la Polizia di Stato ha portato nel carcere femminile di Torino.
Gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito ieri la misura cautelare del divieto di dimora in Valle d’Aosta nei confronti del 26enne Abderrahim Chakir, accusato di tentata violenza sessuale in danno di una minore aostana.
“Durante l’udienza preliminare - ha spiegato Mineccia - abbiamo stilato il calendario, piuttosto fitto, per tutto il mese di marzo. Si comincerà venerdì 6 marzo, dalle 9 alle 13, e per il 30 è prevista la decisione."
Per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti sono finiti in manette Giuseppina Lo Bello di 27 anni e Corrado Pianato di 42 anni, entrambi di Aosta.
Sull'accusa di abuso d'ufficio al Presidente della Regione, Rollandin, il Gup spiega che "Non è configurabile nessuna violazione del dovere di trattare tutti i soggetti portatori di interessi che determini favoritismo".
La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà per il reato di furto, danneggiamento seguito da incendio, danneggiamenti pluriaggravati e in concorso, tre giovani residenti in Aosta e nella Plaine di 17, 18 e 25 anni.
La Procura ha depositato due nuovi documenti, atti del Consiglio regionale, relativi alle modalità di rendicontazione delle spese dei gruppi. Gli avvocati potrebbero quindi chiedere il termine per la difesa. Il Codacons si costituirà parte civile.
Le fiamme hanno distrutto l'edificio estendendosi anche al tetto di una vicina abitazione, disabitata in questi giorni, normalmente impiegata come seconda casa
E' la pena patteggiata oggi dal serbo Markovic Slavko, 44 anni. L'uomo era accusato di tentato omicidio per aver accoltellato nel luglio 2014 al torace un romeno di 45 anni fuori dalla bocciofila del quartiere Cogne di Aosta.
Saverio Valente, 44 anni, imprenditore incensurato di Pieve Emanuele in provincia di Milano ha patteggiato davanti al gup Eugenio Gramola quattro anni di reclusione.
Mentre teneva occupato il benzinaio per un controllo dell'olio o per una possibile avaria al motore, il suo complice entrava nel gabbiotto incustodito per svuotare la cassa del mattino, ricca dei contanti del self service.