Ina Caterina Remhof, di 26 anni, la giovane madre tedesca che domenica sera ha abbandonato i suoi figli, questa sera, dopo aver lasciato la questura è stata affidata ai servizi sociali che le hanno trovato un posto sicuro dove passare la notte.
La donna non potrà vedere i suoi tre bambini, affidati ai servizi sociali, che domani verranno rimpatriati in Germania. Durante il lungo interrogatorio a cui è stata sottoposta dagli agenti della squadra mobile della questura di Aosta, appena ha saputo che le avevano tolto la patria potestà dei piccoli si è messa a piangere.
Nei confronti del compagno, Sascha Schimidt, di 24 anni, (ricercato in Germania per non essere rientrato in carcere dopo un permesso premio) è stato disposto un fermo per identificazione, in attesa che dall'autorità giudiziaria tedesca giunga il mandato di cattura internazionale.
''Volevamo fare una vacanza al mare in Italia – spiegano agli investigatori durante il lungo interrogatorio durato tutto il pomeriggio – poi abbiamo finito i soldi. Dopo alcuni giorni passati in auto, siamo andati una notte in albergo. I bambini piangevano, avevano fame. Abbiamo deciso di andare in pizzeria. Lì abbiamo lasciato i piccoli. Abbiamo pensato che per loro sarebbe stato più semplice fare rientro in Germania grazie alle autorità italiane. Noi, per quattro giorni abbiamo vagabondato a piedi, mangiando la frutta buttata via dai supermercati e bevendo l'acqua del ruscello. Volevamo tornare a casa recuperando un po' di soldi facendo l'elemosina. Non sapevamo proprio come fare. Non avevamo più neppure un soldo".