Utilizzando i computer della scuola per “ricercare, detenere e presumibilmente distribuire materiale fotografico pedopornografico” arrecò un danno di immagine all’istituzione scolastica Walser e Mont Rose B. Marco Giulio Frachey, l’ex insegnante di musica di 51 anni in servizio nella scuola media di Gressoney-St-Jean, che il 28 febbraio 2007 fu condannato in primo grado ad Aosta a 2 anni di reclusione per il reato di pedopornografia, è stato condannato dalla Corte dei Conti a risarcire 5mila euro, più spese legali, alla scuola.
La Procura aveva contestato un danno all'immagine anche dell'amministrazione regionale di 15 mila euro. Secondo però i magistrati Eugenio Musumeci, Nicola Benedizione e Alessandra Olessina “il danno all’immagine è unico” e la richiesta fatta dalla procura va ridotta in considerazione “delle immediate e non inevitabili ammissioni di Frachey, riguardo alla perpetrazione del reato a lui ascritto”, “dell’amplissima disponibilità manifestata da Frachey a venir reintegrato presso altra struttura non scolastica, anche dopo l’esito vittorioso del contenzioso dinanzi al giudice del lavoro”, “della circostanza che, una volta scontata la sanzione di sei mesi di sospensione dall’insegnamento originariamente inflitta al Frachey, evidentemente questi era rientrato nella medesima istituzione scolastica, prestandovi servizio per oltre quattro anni senza specifiche problematicità” e “della minor gravità del caso di specie” rispetto per esempio a tentativi di “adescare alunni od alunne della scuola presso cui prestava servizio, anche soltanto al mero fine di fotografare quei minori”.
Il giudizio era tornato alla Corte dei Conti dopo che la procura regionale aveva appellato la sentenza di primo grado del giugno 2009 che aveva assolto il docente per prescrizione dei fatti contestati.
L’ex insegnante di musica era stato sorpreso nel 2001 a diffondere materiale pedopornografico da un computer della scuola media di Gressoney-St-Jean. Il 28 febbraio 2007 Frachey fu condannato in primo grado a due anni di reclusione e a 3.000 euro di multa dal tribunale di Aosta per diffusione e divulgazione di materiale pedopornografico. In seguito la corte d'Appello di Torino ha dichiarato estinto il reato per intervenuta prescrizione. Frachey era stato sospeso cautelativamente nel 2001, al momento dell'iscrizione nel registro degli indagati nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla polizia postale di Bari. Il procedimento disciplinare si era concluso con una sospensione di sei mesi. Dopo la condanna, nel 2007, era stato nuovamente sospeso con un decreto dell'assessore regionale all'Istruzione, ma il giudice aveva ritenuto che il provvedimento fosse illegittimo in quanto "non si può punire due volte una persona per lo stesso fatto", reintegrandolo così a scuola. Al termine di una trattativa tra le parti, Frachey fu trasferito con diverse mansioni in un altro ufficio regionale e con lo stesso stipendio di prima.