Bloccato dall’Usl il cantiere del condominio Grand’Ourse
Il cantiere dei lavori sul condominio Grand’Ourse a Cielo Alto di Breuil-Cervinia (Valtournenche) è stato bloccato dall’Usl. L’intervento aveva preso il via lo scorso 11 settembre, dopo che, lo scorso giugno, un’ordinanza del Sindaco Elisa Cicco aveva disposto l’immediata evacuazione di una porzione dello stabile (il “Lotto 2”), dopo che i Vigili del fuoco avevano riscontrato il “dissesto statico” della stessa.
L’atto era stato parzialmente revocato una dozzina di giorni dopo, quando i periti nominati dal Comune avevano evidenziato che gli appartamenti (in tutto un centinaio) “non presentano, allo stato attuale, condizioni di criticità e pertanto possono essere dichiarati agibili e usufruibili”. A seguito della “riapertura”, l’assemblea condominiale ha deliberato in assemblea l’intervento, iniziato undici giorni fa.
Su presunte irregolarità del cantiere (presenza di “spazzatura nelle fondamenta” e operai “senza strumenti di prevenzione”), l’avvocato Benedetta Venezia – che rappresenta ventun condomini – aveva inoltrato segnalazioni all’Ausl, all’ispettorato del lavoro, alla Procura di Aosta, al Corpo forestale ed al Comune. Il sopralluogo dell’azienda sanitaria si è svolto l’altro ieri, mercoledì 20, ed ha avuto per effetto lo “stop” ai lavori.
Gli stessi sono, comunque, contestati dal legale, che ha impugnato il relativo verbale dell’assemblea e depositato una denuncia per falso del documento, perché sarebbero stati deliberati “senza un progetto esecutivo e senza alcun monitoraggio al fine di verificare se vi fossero problemi di stabilità”. Il perito nominato dai condomini che si oppongono all’intervento aveva consigliato “prima di monitorare la situazione generale dell’intero immobile, nonché dell’intero territorio (questa ultima responsabilità della Regione) e poi agire con i lavori”.
L’avvocato che rappresenta i condomini ha, inoltre, richiesto un incontro con i periti del condominio, con il Comune di Valtournenche e la Regione, “anche al fine di poter accedere ad eventuali benefici della Regione per problematiche sismiche”, sottolineando che “i problemi sismici vi sono fin dalla costruzione dell’immobile”, nel 1985, “pertanto – conclude il legale Battaglia – sia Comune che Regione sono sempre stati a conoscenza della situazione”.
Revocato lo sgombero dei 100 alloggi del Grand’Ourse
La sindaca di Valtournenche, Elisa Cicco, ha revocato parzialmente l’ordinanza con cui nei giorni scorsi aveva disposto l’immediata evacuazione di una parte del condominio Grand’Ourse, a Cielo alto di Breuil-Cervinia, “al fine di scongiurare il pericolo per l’incolumità pubblica e privata”.
La perizia statica sulla agibilità e sicurezza del condominio, redata dagli ingegneri Umberto Ventosi e Davide Caruso, ha evidenziato come gli appartamenti “non presentano, allo stato attuale, condizioni di criticità e pertanto possono essere dichiarati agibili e usufruibili.
Dichiarati invece inagibili alcuni locali a uso comune: il locale autorimessa al piano interrato e rampa di accesso al piano interrato; al pianterreno i locali ex ristorante e relativa scala di emergenza; al primo piano i locali ex ristorante e relativa scala di emergenza; al piano secondo locale lavanderia e cantine adiacenti. Cantine zona intercapedine a monte; al piano terzo locale sauna. Cantine zona intercapedine a monte; al piano quarto locali tecnici con serbatoi. Cantine zona intercapedine a monte e il piano quinto intercapedine e scala di accesso al piano quarto nei locali con serbatoi. “Il locale centrale termica è agibile temporaneamente in quanto il solaio risulta puntellato provvisoriamente”.
Ordinato lo sgombero di 100 alloggi di un condominio a Cervinia
10 giugno 2023
Evacuazione e inagibilità temporanea. A ritenerla immediata, per un lotto (il secondo) del condominio “Grand’Ourse” in località Cielo Alto a Cervinia, sono i Vigili del fuoco, che hanno comunicato l’esigenza alla sindaca del comune di Valtournenche l’altro ieri, martedì 6 giugno, a seguito di un sopralluogo.
Per questo, la prima cittadina Elisa Cicco ha emanato un’ordinanza di sgombero dello stabile. Nel dettaglio, il provvedimento prevede “l’immediata evacuazione e la conseguente inagibilità temporanea della porzione di stabile” identificata come “Lotto 2” e “della rampa di accesso all’autorimessa, al fine di scongiurare il pericolo per l’incolumità pubblica e privata, fino al ricevimento di una perizia statica giurata attestante la stabilità dell’intero edificio”.
La porzione dello stabile oggetto dello sgombero comprende circa un centinaio di alloggi, soltanto un paio dei quali risultano al momento abitati.
Per i Vigili del fuoco parte di un condominio a Cervinia va evacuata
L’esito dell’ispezione ha evidenziato un “quadro fessurativo che interessa alcune strutture portanti dell’edificio con particolare riferimento alle murature e ai solai del locale contatore e al vano scala ubicato nella porzione di fabbricato ‘lotto 2’ (parte di fabbricato che si sviluppa verso il versante della montagna)”.
Il complesso residenziale è stato realizzato negli anni settanta, in più lotti. Il primo non ha evidenziato, ad oggi, problemi, mentre gli eventuali rischi statici dell’altra parte sono una storia degli ultimi dieci anni almeno. La porzione interessata comprende un centinaio di alloggi, sostanzialmente seconde case. Solo due unità, all’atto del sopralluogo, erano occupate.
Sono in corso accertamenti, anche perché l’analisi dei Vigili del fuoco – è sottolineato nella loro comunicazione – è avvenuta attraverso l’analisi visiva dei luoghi e richiede, nel giro di dieci giorni dal sopralluogo, la trasmissione agli organismi competenti di una perizia statica che attesti la stabilità dell’intero edificio.
Secondo il dirigente e i funzionari che hanno valutato la situazione, il dissesto riscontrato “risulta essersi evoluto negativamente rispetto” a quanto già rilevato in un sopralluogo dell’aprile dello scorso anno. La comunicazione dei Vigili del fuoco è inviata anche all’amministratore del complesso, uno studio torinese, che lo ha in carico da circa un anno.
Approfondimenti sono in corso anche da parte dei tecnici nominati dal condominio, che da tempo – si apprende – sta cercando soluzioni. La situazione presenta, tuttavia, più complessità ed origina dal fatto che il complesso sorge prossimo alla montagna, che con il suo movimento naturale spinge la struttura. Oltre ai singoli proprietari degli alloggi vi sono poi società e multiproprietà.
A ciò si aggiunge poi che gli interventi richiesti, riguardando la staticità, non si presentano tecnicamente semplici, né indifferenti sul piano economico. La volontà dell’amministrazione condominiale è condividere soluzioni con il Comune. Il prossimo passo, dopo la convocazione dell’assemblea dei condomini, sarà valutare la perizia statica.