La nomina di un dirigente, coordinatore del servizio tecnico dell’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale, ha innescato dieci condanne, da parte della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Valle d’Aosta, nei confronti di altrettante persone, tra componenti del Consiglio di Amministrazione dell’ente (negli anni fra il 2005 e il 2010) e membri del Collegio di conciliazione della Direzione regionale del lavoro di Aosta.
Per la Procura contabile, il danno erariale complessivo subito dall’azienda era di 244.145,50 euro, conseguenza degli esborsi sostenuti per gli emolumenti per prestazioni di lavoro dipendente e, in parte, a titolo di spese legali e di giudizio per l’attribuzione delle funzioni di dirigente, a far data dal 26 luglio 2004, e con decorrenza economica nel nuovo inquadramento dal 1° settembre 2005, all’architetto, già dipendente di ruolo dell’azienda.
Il danno era stato ipotizzato, dagli inquirenti, suddividendolo in due parti: 119.072,75 euro, per differenze retributive indebitamente corrisposte all’architetto dal 1° settembre 2005 al 31 maggio 2010, in “esecuzione del suo illegittimo inquadramento nella qualifica dirigenziale”; 125.072,75 euro, connessi all’innesco di una fase contenziosa, attraverso la revoca della dirigenza (disposta dal CdA dell’Arer nel maggio 2010), pur nella dichiarata convinzione della “correttezza della soluzione gestoria precedentemente intrapresa”.
Accogliendo in parte la tesi d’accusa, la Sezione giurisdizionale ha così condannato: l’attuale assessore regionale al turismo Giulio Grosjacques (23.219,18 euro), Francesco Caracciolo (22.226,91), Italo De Checchi (8.335,09), Alberto Cretaz (22.226,91), Piero Scrufari (22.226,91), tutti componenti del CdA Arer nel 2005, i membri del collegio di conciliazione Franco Pastorello (7.938,18) e Lorenzo Sommo (7.938,18), nonché i consiglieri d’amministrazione del 2010, assieme ancora a Grosjacques, Pasquale Francesco Infortuna (14.884,09), Fedele Belley (14.884,09) e Carlo Laganà (14.884,09).