“Capisco l’indignazione, però bisogna fare attenzione perché non possiamo ragionare sull’emozione”. Il procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, non ci sta alle polemiche sorte dopo l’incidente in cui sono rimaste coinvolte due mamme con i loro bambini in corso Lancieri ieri pomeriggio. Alla guida dell’auto che ha travolto le due famiglie c’era Marius Pohrib, trovato positivo al test dei cannabinoidi subito dopo l’incidente.
“Ho letto – dice il procuratore – le dichiarazioni indignate per esempio del sindaco di Aosta che ha voluto esprimere quello che il cittadino comune sente. Si dice: come mai una persona così era a piede libero? Io cerco di spiegare il perché”. "Siamo stupiti di come uno, riconosciuto colpevole – ha aggiunto oggi il presidente della Regione, Augusto Rollandin – sia stato lasciato andare a prendersi la sua macchina e a fare quello che ha fatto".
“Ieri sera – ha dichiarato Marilinda Mineccia – abbiamo valutato il pericolo di fuga. In quel momento abbiamo pensato che se questa persona fosse stata lasciata libera sarebbe sicuramente fuggita: non solo questa persona risponde della rapina che ha ammesso e per il quale sarà certamente condannato, ma a ieri sera poteva anche rispondere del reato di omicidio colposo. In più lui sapeva che la reazione delle persone è stata di fargli del male”.
Insomma, per il procuratore capo è necessario fare chiarezza: “Il reato di lesioni colpose, di cui il giovane è imputato, non prevede di per sé la misura detentiva”.
La richiesta di fermo è stata inoltrata questa mattina e il giudice avrà tempo 48 ore di tempo per convalidarlo.
Qui di seguito una parte della conferenza stampa convocata dal procuratore capo Marilinda Mineccia.