Per i novantotto operatori della Sezione di Polizia stradale di Aosta, che include le Sottosezioni di Pont-Saint-Martin e Courmayeur, il 2019 concluso da poco è stato un anno “ricco di impegni e di intensa attività”. Oltre 5.500 pattuglie hanno sorvegliato il tratto autostradale della A5 (da Quincinetto al traforo del Monte Bianco), ove la Polstrada opera in esclusiva, nonché le due statali, 26 e 27, che attraversano la Valle.
Le infrazioni accertate al Codice della strada sono state 9.888, in aumento di circa il 15% rispetto al 2018. Ne è conseguito il ritiro di 162 patenti di guida e oltre 200 carte di circolazione. Quanto alle violazioni maggiormente riscontrate, il mancato uso delle cinture di sicurezza è stato sanzionato oltre 400 volte, mentre l’utilizzo improprio del telefono cellulare 300 volte (salite del 10% rispetto all’anno precedente).
Per il superamento dei limiti di velocità (nel tunnel del Bianco è in funzione il sistema “Tutor” e sul resto della rete le pattuglie hanno effettuato controlli autovelox), sono stati elevati 2.700 verbali, con la decurtazione di 14mila punti patente. L’incremento sui dodici mesi del 2018 è notevole: + 150%.
Stabile, invece, nonostante l’aumento dei controlli effettuati (che hanno riguardato 18mila conducenti), il numero di persone trovate alla guida in preda all’ubriachezza. Sono state 67, mentre per altre due è scattata la denuncia per guida in stato di alterazione conseguente all’assunzione di stupefacenti.
Tra le apparecchiature di cui la dotazione tecnica della Polstrada valdostana si è arricchita nell’anno, va quindi segnalato lo “Street control”, che permette di accertare in tempo reale, anche in movimento, la copertura assicurativa dei veicoli e la loro revisione. Le interrogazioni al sistema sono stati 25mila e le infrazioni comminate 70 per vetture sprovviste di assicurazione e 340 per irregolarità sulla revisione.
Nell’area tecnica di regolazione di Pollein, così come sul piazzale del traforo del Monte Bianco, le pattuglie hanno controllato circa 8.500 veicoli adibiti al trasporto di merci (nel 2018 furono 8.000) ed in aumento sono anche le verifiche, conseguenti all’intesa con il Ministero dell’Istruzione, sugli autobus destinati a gite o viaggi d’istruzione scolastici: 276, contro i 180 del 2018.
Quanto all’andamento dell’infortunistica stradale, netta (pari al 66%) è, per la Polstrada, la diminuzione delle vittime negli incidenti in Valle: quattro morti, rispetto ai dodici dell’anno prima. Nessun sinistro con esito mortale ha interessato la rete autostradale e, per quelli con lesioni, se il loro numero è in leggero aumento (da 19 a 21), sono però diminuite le persone ferite (scese a 37, da 48). In calo pure gli incidenti con soli danni sull’autostrada: 51, contro 58.
Sul fronte dell’attività di polizia giudiziaria e dei controlli amministrativi, quattro violazioni sono state contestate, nell’ambito di 34 controlli ad esercizi commerciali connessi alla circolazione dei veicoli (concessionarie, officine, demolitori, ecc…). Inoltre, le manette si sono chiuse ai polsi di quattro persone che avevano residui di pena da scontare. Due stranieri sono stati, infine, denunciati perché sorpresi a sostenere l’esame per la patente di guida al posto di altri.
Oltre alle campagne d’informazione ed educazione stradale mirate agli alunni delle scuole medie e superiori della Regione (ricordati, in particolare, la proiezione del film “Young Europe”, interamente prodotto dalla Polizia, e l’iniziativa “Icaro”, in collaborazione con l’Università “Sapienza” di Roma), il 2019 ha visto inoltre la Polstrada di Aosta intervenire per la viabilità nella tappa valdostana del Giro d’Italia e per il servizio di scorta alla gara ciclistica internazionale “Mont Blanc”.