E’ stato convalidato oggi, sabato 6 luglio, dal Gip Giuseppe Colazingari, il fermo di polizia giudiziaria scattato mercoledì scorso nei confronti di Stephane Patrick Marcel Mangeolle, accusato di violenza sessuale e di lesioni nei confronti di una diciottenne. Dopo l’udienza di stamane, il giudice ha disposto anche l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere: il 45enne francese resta quindi a Brissogne, dove è stato portato dopo il riconoscimento da parte della protagonista dei fatti, avvenuti a Gignod, e di alcuni testimoni.
La ragazza, con un’amica ancora minorenne, era appena scesa da un bus, in località Chambavaz. Ai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, accorsi dopo l’allarme, ha riferito di essere stata afferrata mentre camminava lungo la strada regionale (le ragazze si stavano recando da un parente di una delle due) e spinta per terra, cadendo nel campo vicino alla strada. L’aggressore ha quindi tentato, continuando a palpeggiarla, di abbassarle i pantaloncini per toccarla nelle parti intime.
Un automobilista, attirato dalle urla dell’amica, si è fermato ed è sceso e l’uomo si è dato alla fuga (lasciando, tra l’altro, a terra, una felpa e il portafoglio con dentro la patente francese). Lo ha rintracciato, poco tempo dopo, una pattuglia della Squadra Mobile della Questura. Correndo e camminando era arrivato a Signayes-Ossan, non particolarmente distante dal luogo dei fatti. Portato in caserma, dopo essere stato riconosciuto, era stato fermato e incarcerato. Del fascicolo è titolare il pm Carlo Introvigne.