Restano ai domiciliari i due giovani arrestati per il furto di ciclomotori in bassa valle

Nell’udienza tenutasi oggi in Tribunale, Claudio Paul Zucca (21 anni, Ivrea) ha proposto un patteggiamento, mentre Mattia Perazzone (23, Saint-Marcel) ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato.
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Cronaca

Restano ai domiciliari i due giovani arrestati dai Carabinieri tredici giorni fa, a seguito della sottrazione di due ciclomotori e una moto ad Issogne. Lo ha stabilito oggi, mercoledì 30 maggio, il giudice monocratico Marco Tornatore, in una nuova udienza del processo nei confronti di Claudio Paul Zucca (21 anni, Ivrea) e Mattia Perazzone (23, Saint-Marcel), accusati di furto aggravato in concorso.

I due imputati, entrambi con precedenti a carico, hanno richiesto, tramite i rispettivi legali, dei riti alternativi. Zucca, difeso dall’avvocato Mario Benedetto, risarcito il danno alle parti offese (cui erano già stati restituiti i mezzi), ha proposto un patteggiamento ad un anno e dieci mesi. Perazzone, assistito dal legale Valeria Fadda, ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, con l’istanza subordinata alla sospensione dell’eventuale pena.

Il giudice Tornatore ha ammesso la richiesta di abbreviato, che verrà discusso il 12 giugno prossimo. Nella stessa occasione è atteso il pronunciamento sul patteggiamento. Nel frattempo, è stata confermata la misura cautelare a carico dei due ragazzi. L’accusa è rappresentata dal pm Carlo Introvigne. Il terzo arrestato, Michael Grasselli (26 anni, Donnas), incensurato, aveva definito la sua posizione nella scorsa udienza, patteggiando due anni di carcere (pena sospesa) e 800 euro di multa.

I tre erano stati arrestati dai militari della Compagnia di Châtillon/Saint-Vincent quando il 18 maggio era iniziato da poche ore ed era ancora buio. Si stavano allontanando da Issogne a bordo di un furgone. Una volta fermati, a bordo erano spuntati i tre mezzi, risultati rubati poco prima, nelle pertinenze di un condominio. I proprietari, interpellati dai Carabinieri, non si erano nemmeno ancora resi conto dei furti ed avevano presentato denuncia ai militari intervenuti.

 

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