Risolto il caso Morandini: il RIS ha confermato i sospetti sui tre romeni già in carcere a Roma

Si tratta di Sascau Eugen, 20 anni, Gal Radu, 25 anni e Pitica Puiu, 45 anni: sono i tre uomini arrestati per un'aggressione commessa a Ostia l'11 maggio scorso e attualmente detenuti nel carcere di Regina Coeli a Roma.
La squadra dei Carabinieri insieme al procuratore capo Marilinda Mineccia
Cronaca

Dopo quaranta giorni d’indagini, il giallo sulla morte di Paolo Morandini, picchiato e ucciso all’interno del suo monolocale nel centro storico di Aosta venerdì 29 aprile scorso, è giunto alla svolta decisiva.

“Grazie al grande lavoro portato avanti da tutto il comando dei Carabinieri nell’ultimo mese, ieri abbiamo notificato tre fermi per quelli che riteniamo essere gli assassini di Paolo Morandini”. A diffondere la notizia, con la voce rotta dall’emozione, è stato questa mattina il Colonnello Guido Di Vita, comandante del gruppo Carabinieri di Aosta, durante le celebrazioni per il 197° anniversario della fondazione dell’Arma.

“Per il momento non possiamo dire di più – ha concluso – ma forniremo tutti i dettagli nel corso di una conferenza stampa, questo pomeriggio alle 15”. La conferma è arrivata anche dal Procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, che a margine della manifestazione ha voluto aggiungere alcune precisazioni. “Si tratta dei tre romeni arrestati (Sascau Eugen, 20 anni, Gal Radu, 25 anni e Pitica Puiu, 45 anni) per un’aggressione commessa a Ostia l’11 maggio scorso – ha dichiarato il procuratore – che sono già rinchiusi nel carcere di Regina Coeli a Roma”.

Tra le prove contro di loro, in mano agli inquirenti c’erano alcune immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza del bar “Buongustaio”, a poche decine di metri dal luogo del delitto. Immagini che individuavano la loro presenza nel dehors del pubblico esercizio, poco prima di rubare formaggi e salumi dal frigo esterno del locale e di fuggire senza pagare il conto.“Attendevamo un riscontro da parte dei RIS per collegare in maniera sicura e definitiva il furto all’omicidio – ha aggiunto Mineccia – conferma che è arrivata grazie al confronto tra l’esame del Dna trovato sulla scena del crimine e quello di uno dei sospettati”.

Sulla questione è intervenuto anche il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, che si è detto molto soddisfatto per l’esito della vicenda. “E’ stato fatto un gran lavoro – ha commentato Rollandin – per trovare i colpevoli di un omicidio terribile, che ha scosso tutti i valdostani”.

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