Si sono concluse con l’esito più tragico le ricerche di Angelo Brunod, il 42enne di Pré-Saint-Didier di cui mancavano notizie da domenica scorsa. Il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato nella mattinata di oggi, sabato 31 ottobre, in un canalone circa centocinquanta metri più in alto di Courmaison, poco lontano da dov’era stata rinvenuta la sua auto e sopra il villaggio in cui l’uomo viveva da solo, Palleusieux.
Decisivo, ai fini dell’individuazione, il sorvolo scattato in mattinata da parte dell’elicottero “Sierra Alfa 3” del Soccorso Alpino Valdostano, intervenuto anche con squadre da terra, affiancando gli altri enti impegnati nelle operazioni di ricerca, coordinate dai Vigili del fuoco. Secondo una prima ipotesi, Brunod – appassionato di escursioni – era diretto verosimilmente al lago di Licony e potrebbe aver perso l’equilibrio sul sentiero, scivolando.
Il fratello, che lavora lontano dalla Valle, ma lo sentiva assiduamente, non era più riuscito a mettersi in contatto con lui da domenica: il suo cellulare risultava irraggiungibile. La circostanza era stata segnalata ai Carabinieri della Compagnia di Aosta, che hanno effettuato alcuni accertamenti preliminari, cercandolo in una baita di proprietà e verificando una segnalazione per cui pareva essersi allontanato con una donna. Due attività che hanno però dato esito negativo.
Nella notte tra mercoledì e giovedì, il ritrovamento dell’auto (che non conteneva né messaggi, né altre tracce utili) e ieri, con la formalizzazione della denuncia di scomparsa, l’attivazione del piano regionale di persona scomparsa. Le ricerche si sono concentrate nella zona di Courmaison, luogo dell’ultimo avvistamento. Dopo varie operazioni di terra ieri (cui ha partecipato anche il Sagf della Guardia di finanza), stamane l’intervento dell’elicottero e l’avvistamento del corpo di Angelo, in quella natura ove gli piaceva passeggiare per trovare relax.