Rollandin a processo per le lettere di patronage

05 Aprile 2019

La Procura della Repubblica, chiuse le indagini affidate al Gruppo Aosta della Guardia di Finanza, ha chiesto il giudizio immediato per l’ex presidente della Regione, Augusto Rollandin. Si conclude così l’inchiesta sulle tre “lettere di patronage” spedite nella primavera del 2014, a firma dell’allora Capo dell’Esecutivo, a tre banche creditrici del Casinò de la Vallée per 19 milioni di euro. L’accusa è di abuso d’ufficio continuato e aggravato.

Il Gip Giuseppe Colazingari ha accolto l’istanza dell’ufficio inquirente, fissando la data dell’udienza a carico del politico per il prossimo 29 maggio. Il provvedimento è stato notificato a Rollandin negli scorsi giorni. A fronte della scelta della Procura diretta da Paolo Fortuna, il politico ha tre possibilità: chiedere un patteggiamento, richiedere di essere giudicato con rito abbreviato, oppure comparire all’udienza già in calendario, per essere processato con rito ordinario.

Il “giudizio immediato” è un percorso processuale che la Procura sceglie nelle inchieste in cui ritenga di aver raggiunto l’evidenza della prova del reato contestato e previo interrogatorio dell’indagato. Quanto al secondo elemento, Rollandin è stato invitato a comparire dal pm Luca Ceccanti, titolare del fascicolo, per due volte nel corso del indagini, scegliendo di non presentarsi. L’attività investigativa delle Fiamme Gialle comandate dal tenente colonnello Francesco Caracciolo ha visto l’audizione di numerose “persone informate sui fatti” (tra le quali la Giunta in carica all’epoca della spedizione delle missive) e alcune perquisizioni, ed è durata meno di un mese.

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