Sono in aumento, negli ultimi giorni, le segnalazioni alle forze dell’ordine di tentativi di truffa ai danni di anziani in Valle. In almeno sei casi, dal fine settimana a questa parte, le modalità riportate sono le stesse. Un sedicente Carabiniere (spesso donna) contatta telefonicamente, prevalentemente sulla linea fissa, la possibile vittima, dicendo che un suo congiunto (di norma il figlio, o la figlia) ha avuto un incidente, causando una vittima, e per questo è in stato di arrestato.
“Per scarcerarla, – continua la chiamata – occorre che lei ci consegni tutto l’oro e i soldi che ha in casa”. Segue la fissazione dell’appuntamento, con l’ora a cui un collega di chi chiama, o comunque un incaricato, si presenterà al domicilio, per ritirare i preziosi e definire così la situazione del parente in presunto stato di fermo. Ovviamente, si tratta di un raggiro. I Carabinieri, come la Polizia e la Guardia di finanza, non sollecitano mai il versamento di denaro e, men che meno, si recano a casa dei cittadini per ritirarne.
I casi recenti sono stati segnalati, tra l’altro, a Cogne e Saint-Pierre e la loro intensificazione fa pensare – spiegano al Comando Gruppo Aosta dei Carabinieri – ad una “batteria” di malfattori dediti a questo tipo di raggiro spostatasi di recente in Valle d’Aosta. Nel ribadire i consigli pratici cui l’Arma ha, nel tempo, già dedicato un pieghevole ed una locandina (oltre a vari incontri, che possono aver aiutato molte persone a non cadere nella trappola), l’invito è di chiamare il numero unico d’emergenza 112 al minimo dubbio.