Torna dalla ex malgrado il divieto, arrestato per stalking

Si tratta di un 54enne residente fuori Valle. Era sottoposto all’obbligo di dimora in una località lontana dalla regione, ma aveva violato la prescrizione e i Carabinieri lo stavano cercando. Era ad Aosta, non lontano dal luogo di lavoro della ex.
Immagine di archivio
Cronaca

Un 54enne residente fuori Valle è stato arrestato ad Aosta, con l’accusa di atti persecutori, nei confronti della ex compagna, e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, per una precedente vicenda di maltrattamenti sulla donna, era sottoposto a obbligo di dimora, in una località lontana dalla regione, ma nel tempo sono emerse delle violazioni. Il Tribunale del luogo, in un’ottica di inasprimento, ne aveva quindi disposto gli arresti domiciliari.

Quando, sabato scorso, i Carabinieri si sono recati alla casa del luogo ove doveva dimorare, per notificargli il provvedimento, non lo hanno però trovato. E’ risultato essere nella nostra regione, dove i militari del Nucleo Operativo Radiomobile lo hanno individuato nei pressi del luogo di lavoro della ex compagna, nel capoluogo. Così, è scattato l’arresto ed è stato tradotto in carcere.

La situazione tra i due, stando alle indagini, era precipitata con la fine della relazione. Nel maggio dell’anno scorso lui viene arrestato in flagranza di reato. In una piazza del centro di Aosta, dopo essere tornato per motivi di lavoro in Valle, aveva incontrato lei, minacciandola di morte e tentando anche di colpirla con una testata. A frapporsi tra i due contendenti, dividendoli, erano stati alcuni passanti, che avevano poi dato l’allarme.

Per quei fatti, l’uomo era stato poi condannato in primo grado dal Tribunale di Aosta ad un anno e 4 mesi di reclusione. Gli erano state anche applicate delle misure cautelari: il divieto di avvicinamento e l’obbligo di dimora fuori Valle. Sabato, era stata la ex a chiamare i Carabinieri, avendolo notato. All’arrivo dei militari, l’arrestato avrebbe dato in escandescenze, per questo gli viene contestata anche la resistenza. All’udienza dinanzi al Gip, la Procura ha chiesto la convalida del fermo, con custodia cautelare in carcere.

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