Un 61enne è morto dopo essere precipitato in un crepaccio sul ghiacciaio Indren

Si tratta di Carlo Aurelio Revel Chion, proprietario insieme al fratello dell'omonima distilleria. L’incidente si è verificato nella prima mattinata, nel canale sotto la capanna Gnifetti, a 3400 metri di quota, nel massiccio del Rosa.
Scarico ferito dell'Indren
Cronaca

Uscita che si è trasformata in tragedia, oggi, domenica 14 agosto, per tre alpinisti di Chiaverano (Torino), sul ghiacciaio Indren, nel massiccio del Monte Rosa. Uno di loro, Carlo Aurelio Revel Chion, 61 anni, proprietario insieme al fratello della nota Distilleria Revel Chion, è deceduto nel primo pomeriggio di oggi all’ospedale di Aosta, dopo essere stato recuperato incosciente dal crepaccio in cui era precipitato con i compagni che se la sono cavata invece con traumi e contusioni.

L’incidente si è verificato nella prima mattinata, in fondo al canale sotto la capanna Gnifetti, ad un’altitudine di 3400 metri. I tre, che procedevano in cordata, sono finiti nel crepaccio terminale, dopo una strisciata di 200 metri. Sul posto sono volati entrambi gli elicotteri in servizio di soccorso all’aeroporto “Gex”, l’Agusta Westland 139 e il Bell 412, con team di guide del Soccorso Alpino Valdostano e medici del 118, per le operazioni di recupero.

Le condizioni del 61enne sono apparse gravi da subito e, una volta giunto al Pronto soccorso del “Parini”, gli è stato riscontrato un importante trauma cranico. Per gli altri due – padre e figlio, rispettivamente di 54 e 16 anni – dalle visite sono emersi traumi e contusioni diffusi, ma le conseguenze della caduta nel ghiaccio potevano essere decisamente peggiori. 

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