Dalle indagini della Procura, coordinate dal pubblico ministero Eugenia Menichetti, erano emerse distrazioni di fondi nel quadro dei fallimenti di due società, per un totale di due milioni e mezzo di euro circa. Per questo, l’architetto 53enne Luigi Alessandro, di Aosta, è comparso l’altro ieri, mercoledì 27 settembre, dinanzi al giudice per l’udienza preliminare, Giuseppe Colazingari, chiamato a rispondere dell’imputazione di bancarotta fraudolenta e vedendosi infliggere due anni e quattro mesi di reclusione.
L’uomo, che era amministratore della “Solaria Wohnungen Srl” e della “Wilde Srl”, attive nel campo immobiliare ed operanti principalmente nella Valle del Lys (in particolare a Gressoney), dovrà inoltre versare una provvisionale di 50mila euro per ognuna delle due società alla parte civile rappresentata dal loro curatore fallimentare, il commercialista torinese Ivano Pagliero, i cui interessi erano tutelati in udienza dall’avvocato Nilo Rebecchi.
A difendere l’imputato, giudicato con rito abbreviato, i legali Corinne Margueret e Davide Torrione. Il pm Menichetti aveva chiesto la condanna di Alessandro a quattro anni di carcere. Le due società erano fallite nel 2015.