Una guida alpina indagata per l’incidente al colle del Felik

Si tratta del professionista iberico che accompagnava Nuria Caton Alcubierre, la 47enne morta nel distacco di una placca a vento durante la discesa dal Castore. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Palazzo di Giustizia
Cronaca

Ricevuti gli atti del Soccorso Alpino della Guardia di finanza sull’incidente al colle del Felik in cui lunedì scorso, 9 settembre, ha perso la vita l’alpinista spagnola Nuria Caton Alcubierre, 47 anni, la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo, per omicidio colposo. Affidato al pm Manlio D’Ambrosi, vede iscritta la guida alpina – un trentacinquenne iberico – che accompagnava, nell’uscita, la vittima e suo marito (rimasto ferito nel distacco della “placca a vento”, che ha trascinato gli scalatori per circa 200 metri).

I profili investigativi riguardano sia la validità della qualificazione del professionista (che ha avuto bisogno, a sua volta, di cure sanitarie ed è stato dimesso dal “Parini” all’indomani dell’incidente), sia la “posizione di garanzia” da egli rivestita nei confronti delle persone che accompagnava. Nella ricostruzione dei soccorritori, i tre alpinisti, in discesa dal Castore (vetta del gruppo del Monte Rosa) si sono trovati, dopo un errore di itinerario, a transitare su una placca di neve riportata dal vento, che si è staccata al loro passaggio.

A quanto restituito dal riscontro esterno del medico legale, Nuria Caton Alcubierre è morta essendo stata coperta dalla neve, verosimilmente per asfissia. I finanzieri, nell’ambito delle indagini, hanno sentito anche i tre illesi nell’incidente. Erano una delle due cordate di un gruppo di cinque alpinisti, tutti iberici, che hanno spiegato di aver scelto di scendere dietro alla coppia accompagnata dalla guida, viste le condizioni non ottimali della meteo e valutando positivamente la presenza di un professionista.

Essendo rimasti più indietro, si sono salvati quando la placca ha ceduto, mentre gli altri due alpinisti erano più vicini al gruppo con la guida e sono stati coinvolti dal distacco, con necessità di cure sanitarie. I soccorsi – hanno operato il Sagf di Cervinia e il Soccorso Alpino Valdostano – hanno dovuto raggiungere la zona via terra, visto il maltempo che impediva di arrivare sul posto in elicottero. Due dei feriti avevano avuto bisogno di essere trasportati al rifugio Quintino Sella al Felik (dove li ha raggiunti l’elicottero) in barella, con un intervento non banale.

Incidente al Felik, indagini in corso: la vittima era accompagnata da una guida

10 settembre 2024 – Ore 10.26

Incidente al Felik
I soccorsi dopo l’incidente al Felik.

E’ oggetto d’indagini l’incidente al Colle del Felik (4.061 metri, tra il Castore e il Lyskamm, nel gruppo del Monte Rosa) in cui nel pomeriggio di ieri, lunedì 9 settembre, ha perso la vita un’alpinista di nazionalità spagnola (e sono rimasti feriti altri 4 scalatori). La donna procedeva assieme al marito e ad una guida, sempre iberica. Gli accertamenti del Soccorso Alpino della Guardia di finanza mirano quindi sia a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, sia a vagliare la condotta del professionista, per definirne eventuali responsabilità.

Ieri sera, nella caserma di Cervinia della “Fiamme gialle”, sono stati sentiti i 3 illesi nell’incidente, a loro volta spagnoli. Hanno spiegato che, assieme ai compagni feriti, non facevano parte dello stesso gruppo della vittima, ma essendo le condizioni meteo nell’area non ottimali, avevano scelto di scendere dietro alla coppia accompagnata dalla guida, che era in discesa dal Castore.

Quanto alla natura dell’incidente, all’ipotesi iniziale del cedimento di una cornice di neve, per lo spostamento del gruppo sul bordo del colle, sta subentrando la possibilità di un itinerario errato del gruppo, trovatosi a transitare su una placca di neve che si è staccata al passaggio degli alpinisti e li ha trascinati per circa 200 metri, coprendo la vittima. I soccorsi hanno raggiunto l’area via terra, per l’impossibilità di volare in elicottero (che è stato possibile solo fino al rifugio Sella, 3.585 mt).

Gli accertamenti sono resi più complessi dal fatto che il modificarsi delle condizioni meteorologiche, con il ritorno del sereno, rischia di aver compromesso le tracce riscontrabili nell’area del distacco. In mattinata, è in programma il riscontro esterno del medico legale sul cadavere della vittima, dal quale è attesa una prima indicazione sulle cause del decesso. Atti che confluiranno nella relazione che i finanzieri depositeranno in Procura, per le determinazioni del caso da parte del Pubblico ministero.

Alpinisti precipitano sul colle del Felik, un morto e 4 feriti

9 settembre 2024 – Ore 16.09

E’ di un morto, 4 feriti e 3 alpinisti illesi il bilancio di un incidente che si è verificato all’inizio del pomeriggio di oggi, lunedì 9 settembre, sul colle del Felik (4.061 metri, tra due cime del gruppo del Monte Rosa). Da una prima ricostruzione, il gruppo di scalatori stranieri, in discesa dal Castore, arrivato al valico, si è trovato ad affrontare il punto in cui occorre risalire un breve tratto di roccia.

Probabilmente per la scarsa visibilità da cui era interessata la zona, non hanno percepito di essersi spostati sul bordo del colle. La cornice di neve ha ceduto, facendoli precipitare per circa 150 metri. E’ scattato l’allarme (la segnalazione iniziale era per il distacco di una valanga), ma le condizioni meteo non consentivano di volare con l’elicottero. Le squadre del Soccorso Alpino Valdostano e del Soccorso Alpino della Guardia di finanza sono state così lasciate dall’aeromobile in due punti.

In parte al rifugio Quintino Sella al Felik (3.585 metri), in parte trecento metri più in basso. Hanno raggiunto via terra quota 3.900, dove si trovavano gli scalatori caduti. Constatato il decesso di uno di loro ed appurata la dinamica diversa dal distacco di una slavina, è iniziata la discesa con illesi e feriti, che hanno riportato diverse fratture. Per due di loro, è stato necessario il trasporto in barella.

Rientrati al rifugio Sella, i soccorritori sono stati raggiunti dall’elicottero. Quattro feriti sono stati trasportati all’ospedale “Parini” per gli accertamenti diagnostici e le cure necessarie. Altri tre sono invece a Cervinia, a disposizione del Soccorso Alpino della Guardia di finanza, incaricato delle operazioni di riconoscimento della vittima e degli accertamenti sull’accaduto.

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