Un morto ed un ferito sono il bilancio di una imponente valanga che si è staccata nel vallone di Malaluy, tra i comuni di Bovernier e Orsières, nel Canton Vallese svizzero, non lontano dalla frontiera con la Valle d’Aosta. È successo attorno alle 10 di ieri, domenica 24 marzo, quando un gruppo di quattro escursionisti stava salendo, con le pelli di foca, verso la vetta del Clocher d’Arpette (2.813 metri).
Arrivati a 2.430 metri di altitudine, la massa di neve (dal fronte di trenta metri, scesa per circa un chilometro e mezzo, compiendo un dislivello di 820 metri) li ha travolti. Uno è riuscito a non farsi seppellire dal distacco, mentre un altro è rimasto solo parzialmente coperto. Un terzo è stato estratto dai compagni: si tratta di un 35enne di Friburgo, che è ricoverato in ospedale per le ferite riportate.
Sul luogo della valanga sono intervenuti quattro elicotteri di “Air Glaciers” e “Air Zermatt”. Guide e tecnici hanno ritrovato, anche con il ricorso ad unità cinofile, il quarto componente del gruppo sotto un metro e mezzo di neve circa. Per lui, un 37enne svizzero residente nel Vallese, ma originario del Cantone di Vaud, non c’era più nulla da fare. Tutti i componenti del gruppo erano dotati di DVA (l’apparecchio per la ricerca di vittime di valanga). Un’inchiesta sull’accaduto è stata aperta.